Sony KDL32D3000: il ritorno del re

Molti produttori di schermi piatti hanno fatto della diagonale da 32" il fulcro della propria attività. Sono televisori facilmente installabili in un salone di medie dimensioni, e ormai hanno prezzi più che abbordabili. Come sempre, purtroppo, sugli scaffali strapieni si trova di tutto, nel bene e nel male: come scegliere, quindi, il prodotto giusto?

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a cura di Tom's Hardware

Sony KDL32D3000: il ritorno del re

I colori, con le impostazioni di fabbrica, sono un po' freddi (7000 K), un valore comunque accettabile. Nonostante questo lieve difetto, i colori sono relativamente fedeli.

La fedeltà è sicuramente inferiore rispetto a quella del modello LG 32LC45, e più simile a quella del televisore Sharp; infatti, anche sul KDL32D3000, pochi colori sono perfetti, quasi tutti sono corretti.

Punti neri

Punti bianchi

Contrasto

0,28

237

846: 1

Il contrasto non è da record, ma è molto buono, vicino a quello del televisore Sharp. La profondità del nero è notevole e la luminosità è stata ben dosata.

Testato al Gretag Eye One, lo schermo Sony batte tutti: grazie alla retroilluminazione cold-cathod, i colori sono nettamente più ricchi, in particolare nel verde. Nel grafico a sinistra notiamo l'eccellente linearità della resa.

Uniformità spaziale

L'uniformità è inferiore rispetto a quella dei due televisori precedenti, infatti gli angoli superiori destro e sinistro sono nettamente meno luminosi.

Il KDL32D3000 si è fatto apprezzare soprattutto per la ricchezza globale dei colori. La ricchezza cromatica registrata lascia presagire colori fantastici, durante la riproduzione video. Tuttavia, il televisore Sony finora non si è dimostrato superlativo, infatti il contrasto è elevato ma non eccezionale, e la fedeltà dei colori paragonabile a quella degli LCD di altre marche.