Spector, lo Shazam per creativi che riconosce font e colori

Una studentessa del Royal College of Art di Londra ha creato per il suo esame di diploma un dispositivo chiamato Spector, in grado di riconoscere e copiare font e colori, memorizzandoli e trasferendoli direttamente in InDesign.

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a cura di Alessandro Crea

Fiona O'Leary è una studentessa del Royal College of Art di Londra e, per il suo esame di diploma, ha sviluppato un dispositivo molto interessante, si chiama Spector ed è capace di riconoscere, copiare e memorizzare font e colori, prelevandoli dal mondo reale. Una sorta di Shazam per creativi o un tramite tra il mondo fisico e quello digitale, se preferite.

Se lavorate in ambito grafico o editoriale conoscete bene la situazione in cui l'ispirazione di un colore o di un font vi coglie quando siete lontani dal vostro computer: un font visto su un libro in biblioteca o su un giornale, il colore di una foglia o di un qualsiasi oggetto che sarebbe perfetto per il vostro ultimo progetto.

spector

Normalmente tutto quello che potete fare è fotografare il font o il colore come promemoria, ma poi tradurre l'uno o l'altro in forma digitale è tutt'altro che facile. Spector fa molto di più e in maniera semplicissima, visto che ha un solo pulsante.

In pratica basta poggiarlo su una pagina o su un oggetto e premere il bottone superiore: Spector copierà il font o il colore, riconoscendo la tipologia del primo e traducendo il secondo gli standard CMYK e RGB, così da avere il punto di colore esatto sia per la stampa che per il Web.

Se poi avete la fortuna di avere a portata di mano il vostro portatile, un plugin vi consentirà di importare direttamente il font o i valori del colore in InDesign, applicandoli direttamente nel progetto attivo. In caso contrario Spector può memorizzare fino a 20 font.

Attualmente Spector è in grado di riconoscere solo 7 font, tra cui Apercu, Canela, Bureau Grot e Founders Grotesk, ma O'Leary sta lavorando a un database molto più esteso.

spector 2

Spector al momento però è solo un prototipo, benché funzionante, e non è in vendita, anche se O'Leary si è detta interessata a questa ipotesi. Prima di arrivare sul mercato però ci sarà da risolvere un problema fondamentale, che è quello delle licenze. Non tutti i font infatti sono gratuiti e un dispositivo come Spector, nella sua veste attuale, consentirebbe invece di utilizzarli indistintamente tutti.