Sperimentazione 5G a Milano, Prato, L'Aquila, Bari e Matera

Il Governo, in linea con quanto richiesto dalla Commissione UE, ha indetto bandi per la sperimentazione 5G a Milano, Prato, L'Aquila, Bari e Matera.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Milano, Prato, L'Aquila, Bari e Matera sono le prime città che il Governo ha scelto per avviare la sperimentazione della 5G. Il sito bandaultralarga.italia.it ha pubblicato l'avviso pubblico: un piano di azione richiesto dalla Commissione UEper disporre di almeno una città 5G in ogni stato membro entro il 2018. Da ricordare che TIM ha già annunciato un progetto di sviluppo 5G a Torino, quindi complessivamente l'Italia potrebbe ritrovarsi con ben sei città all'avanguardia nel segmento mobile.

5G in 5 città
5G in 5 città

"In queste cinque città italiane mettiamo a disposizione le frequenze e chiediamo agli operatori interessati e a quanti vogliono con noi scommettere sul futuro di presentare i loro progetti", ha dichiarato il sottosegretario allo sviluppo Antonello Giacomelli.

Il bando del ministero prevede non solo finalità sperimentali in campo infrastrutturale ma anche sul fronte dei servizi innovativi. Si rivolge infatti agli operatori e anche a università, centri ricerca, startup, enti pubblici e imprese.

5g
5G

"Il parallelo lavoro sul piano banda ultra larga, che consentirà a tutti i territori di avere a disposizione la fibra, ci metterà nelle condizioni di replicare in tutto il paese quanto sperimenteremo in questa fase", ha aggiunto Giacomelli.

Il primo lotto sarà quello della città metropolitana di Milano, il secondo quello di Prato e L'Aquila, il terzo Bari e Matera. La selezione è avvenuta sulla base di criteri geografici, capillarità di connettività ultra-broadband, disponibilità frequenze nella banda 3,7-3,8 GHz e corridoi europei di accesso.

L'Aquila e Matera sono considerati anche due simboli: il primo di ricostruzione post-terremoto e il secondo come capitale europea della Cultura nel 2019.

Le domande potranno essere presentate entro il 30 aprile; entro giugno avverrà la selezione e a fine anno l'avvio dei primi progetti. La sperimentazione proseguirà fino al 2020.

Si tratta certamente di una buona notizia, ma permangono perplessità soprattutto su L'Aquila e Matera, in sensibile ritardo rispetto alle altre sulla copertura fibra - elemento chiave per l'infrastruttura 5G. Almeno secondo i dati riportati dal sito bandaultra larga, che però potrebbe essere aggiornato ancora al 2016.