Stagisti a 5mila euro al mese in Silicon Valley

Gli stagisti stipendiati esistono: in California guadagnano anche più di 75mila dollari all'anno.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Fare lo stagista in Italia vuol dire lavorare gratis. Quelli più fortunati hanno un rimborso per le spese di viaggio e del pranzo. Del resto "prendere uno stagista" vuole dire avere una persona che lavora gratis, spesso svolgendo i compiti meno appassionanti fra quelli da fare. In cambio c'è un'esperienza che i giovani inseriscono a curriculum nella speranza di trovare prima o poi un lavoro "vero", ossia retribuito.

Se qualcuno crede che tutti gli stagisti del mondo siano sulla stessa barca si sbaglia alla grande. A dimostrarlo ci sono i risultati della nuova inchiesta condotta dal portale statunitense Glassdoor specializzato nelle tematiche del lavoro, interpellando i giovani stagisti impiegati nelle aziende della Silicon Valley nel periodo fra gennaio 2013 a gennaio 2014.

L'offerta in Italia

Quello che emerge è che in questa regione gli stagisti non sono l'ultima ruota del carro, ma potenziali talenti con idee fresche e un potenziale tutto da far emergere per il bene dell'azienda. Nel peggiore dei casi contemplati nella Top 25 di Glassdoor, gli stagisti intascano 4.634 dollari al mese; nel migliore arrivano a portare a casa 7.012 dollari al mese (5mila euro più o meno).

Chi ha la fortuna di aggiudicarsi uno stage di un anno può incassare più di 75mila dollari. Certo non è così ovunque, tant'è vero che secondo i dati diffusi dall'US Census Bureau il reddito medio familiare negli Stati Uniti ammonta a 53.046 dollari l'anno. La media è sempre frutto di grandi squilibri agli estremi, e se da una parte sappiamo che la Silicon Valley è una zona particolarmente ricca, è bene precisare che non ci si arricchisce a qualsiasi porta si bussi.

L'offerta in Silicon Valley

Chi però vuole provarci sappia che è meglio cominciare dalle aziende con sede nella baia di San Francisco, dove ci sono 18 dei 25 nomi che popolano la classifica. In particolare, meglio che prendiate nota degli indirizzi delle software house Palantir Technologies e VMWare, e di Twitter. Ottime anche Linkedin, Facebook, Microsoft, eBay. L'elenco lo vedete da soli nell'infografica (che potete vedere per intero a questo link), e per intenderci, qualunque nome in quella classifica è meglio di quello a cui si possa aspirare in Italia. Poi non chiediamoci perché i giovani se ne vanno all'estero.