Star Trek, dalla fantascienza di oggi alla scienza di domani

La fisica di Star Trek è una pietra miliare per i fan di questa serie e in generale per tutti gli amanti della fantascienza. Da non perdere!

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a cura di Elena Re Garbagnati

Star Trek Beyond fra pochi mesi attirerà al cinema tutti i trekkie mondiali, che potranno così celebrare nel modo migliore i 50 anni della serie classica. Dato che sono fra coloro che andranno al cinema al day one, questa settimana dedico la rubrica dei libri a chi, come me, questa volta vuole farsi trovare preparato dal punto di vista scientifico.

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L'appuntamento nelle sale cinematografiche è fissato per luglio 2016, quindi chi è interessato avrà il tempo di leggersi con calma "La fisica di Star Trek", una pietra miliare non solo per i fan di questa serie, ma più in generale per tutti gli appassionati di fantascienza interessati a conoscere le basi scientifiche su cui sono costruite le avventure dei viaggi nello Spazio.

Descrivere il contenuto è facile: se siete dei trekkie mettete in fila tutte le domande che vi siete posti negli anni guardando la serie classica e i film precedenti a quello in uscita quest'anno, agguantate il libro e spuntate tutte le risposte una per una. Quando avrete esaurito la lista scoprirete che ci sono le risposte anche a domande che non vi eravate posti. Del resto l'autore è una garanzia: è Lawrence Krauss, fisico e astronomo statunitense, ex direttore del prestigioso dipartimento di fisica alla Case Western Reserve University, viso familiare agli appassionati di documentari scientifici, ma soprattutto grande appassionato di fantascienza e di Star Trek in particolare.

Proprio per questo si è spulciato tutta la documentazione disponibile sulla serie e ha scritto una prima versione de La fisica di Star Trek in cui ha infilato la spiegazione scientifica di tutto quello che avviene: come funziona il teletrasporto? E il motore a curvatura? La Manovra di Picard funzionerebbe nella realtà? Perché gli ideatori della serie hanno avuto bisogno degli ammortizzatori inerziali? Quali sarebbero nella realtà i problemi del raggio traente?

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Come spiega diligentemente l'autore nelle prefazione, non è un libro fatto per "segnalare gli errori degli autori di Star Trek". Anzi, è un omaggio alla serie perché "la fantascienza come Star Trek aiuta a espandere l'immaginazione umana. Nelle continue meraviglie di Star Trek ha in effetti un posto centrale l'esplorazione delle infinite possibilità del futuro, compreso un mondo in cui l'umanità avrà superato le sue miopi tensioni internazionali e razziali e si sarà avventurata a esplorare in pace lo Spazio. E, poiché io vedo queste esplorazioni come strettamente connesse alle continue meraviglie della fisica moderna, ho deciso di concentrarmi qui proprio su queste possibilità".

Il libro originario è del 1995, ma Krauss l'ha svecchiato nell'edizione che ho letto e che vi consiglio non solo perché negli anni successivi è continuata l'epopea di Star Trek, ma anche perché "il mondo della scienza ha fatto grandi passi avanti, e io mi azzarderei a dire che la scienza abbia progredito più di Star Trek. Nel tentativo di aggiornare la scienza in questa nuova edizione del libro, ho deciso di rivederne l'intero contenuto, aggiungendo nuove informazioni dov'era necessario ed eliminando argomentazioni di cui la natura ha nel frattempo dimostrato l'erroneità".

Passiamo all'elemento forse più importante: la complessità dei contenuti. Come quasi sempre accade con i testi di divulgazione scientifica i giudizi sono discordanti perché la difficoltà percepita dipende dal livello di preparazione di ciascun lettore.

Krauss nella premessa narra: "quando cominciai a tenere conferenze su questo argomento mi imbattei in ragazzini di sette e otto anni che avevano letto con attenzione il libro, come dimostravano le pagine piegate negli angoli per ritrovare facilmente i luoghi controversi, e che avevano grandi domande da farmi". Ho pensato: beh allora sarà molto molto semplice. Mentre leggevo ho trovato alcuni passaggi un po' complessi che ho dovuto rileggere un paio di volte, e mi sono sentita un po' ignorante. Allora sono andata online a leggere qualche commento e più di uno scrive di avere avuto difficoltà a star dietro a Krauss in certi passaggi di fisica delle particelle.

La mia prima considerazione è che Star Trek ha il potere di rendere i bambini dei geni precoci!

La seconda considerazione è che - battute a parte - quello che ho letto è un testo divulgativo accessibile, divertente e appassionante, che cattura il lettore e lo tiene ancorato alle pagine fino alla fine. Non è difficilissimo da capire ma non è nemmeno banale, quindi ci vuole un po' di concentrazione per non "perdersi" nessun pezzo durante le evoluzioni dell'Enterprise. E soprattutto per non dimenticare che:

"Non si possono cambiare le leggi della fisica!"

Scott a Kirk, innumerevoli volte

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