Il set di Guerre Stellari: Episodio VII attira l'attenzione di troppi curiosi, alcuni dei quali sono armati di droni. Succede così che ogni tanto una macchina volante sorvoli questo riservatissimo luogo e scatti fotografie di cose che la produzione vorrebbe tenere segrete.
Forse girare poco fuori Londra rende più facile lo "spionaggio a mezzo drone", ma sta di fatto che il problema è diventato tanto serio che i Pinewood Studios hanno deciso di mettere insieme un DroneShield – vale a dire uno scudo antidrone.
Purtroppo l'installazione non è ancora pronta e giusto qualche giorno fa qualcuno ha pubblicato un'immagine che ritrae il Millenium Falcon incompleto e un X-Wing "parcheggiati". Quando il sistema sarà attivo, invece, manderà un allarme via SMS se individua un drone nei paraggi. Questo dovrebbe dare il tempo di nascondere o coprire i segreti più importanti.
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A dirla tutta però non è detto che il sistema, nato da una campagna su Kickstarter, funzioni con i droni di produzione più recente. Li riconosce infatti in base a un'impronta acustica – cioè al rumore che fanno – e la sua precisione è tutt'altro che assoluta.
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Il fatto in sé comunque rappresenta un interessante segno dei tempi: qualcuno ha progettato e realizzato uno scudo antidrone come strumento per la difesa della privacy. Era pensato per personaggi famosi che volevano difendersi dai paparazzi, e risulta utile anche a chi sta girando un film che costerà e fatturerà decine di milioni di dollari.
Curioso e con il sapore dell'inevitabilità, il Drone Shield ci racconta che la privacy e il suo mantenimento sono temi sempre più attuali. Guerre Stellari come The Fappening, ma non ci servono attacchi informatici per vedere Leila in bikini.