Startup italiane di successo: Dunkest re del fantabasket

Dunkest è il gioco di fantabasket più famoso del web. Il successo si deve al lavoro e all'intuizione di tre ventinovenni milanesi.

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a cura di Dario D'Elia

"Startup Italiane di successo" questa settimana si occupa di Dunkest, una startup che ha realizzato un fantabasket di grandissimo successo che ormai vanta 50.000 squadre. Intervistiamo uno dei fondatori Enrico Maccione.

Startup italiane di successo

La rubrica è completamente dedicata alle nuove realtà imprenditoriali emergenti, ovviamente legate al mondo della tecnologia e del digitale. Ogni settimana Tom's Hardware darà visibilità a una startup e il suo fondatore, nella speranza che altri giovani possano trarre ispirazione. E magari qualche business angel o venture capital si metta una mano sul cuore e un'altra al portafogli. Scrivetemi a dario.delia@tomshw.it.

Perché a 50 anni dalla morte di John Fitzgerald Kennedy c'è una frase del discorso del suo insediamento che è ancora carica valore e forza propulsiva. "Non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro paese".

Pronti. Partenza. Via!


Presentati

Siamo Alessandro, Enrico e Paolo tre amici 29enni di Milano appassionati di NBA. Nello specifico Alessandro è un Product Manager ed è il vero guru NBA del nostro Team, mentre Enrico e Paolo sono Web Marketing Specialist da parecchi anni.

Da sempre appassionati di fantasy games sportivi (il modello del popolare fantacalcio), ci siamo spesso chiesti come mai diversi siti, anche molto conosciuti, avessero una usabilità e gameplay spesso deludenti. Da qui l’idea di creare un sito graficamente accattivante e che coprisse uno sport, come il basket, spesso dimenticato nonostante l'elevato numero di appassionati. 

I fondatori di Dunkest


Presenta la tua startup

Tutto è nato da un'idea pazza avuta a Febbraio 2013: "Perché in Italia non esiste un FantaBasket fatto bene? Beh… facciamolo!"

Così abbiamo deciso di realizzare Dunkest.com investendo tempo e risorse su questo progetto ritagliandoci spazi tra ufficio, amici e famiglia. Ed eccoci qui dopo solo un anno con il sito online e circa 50.000 Fanta Squadre iscritte da tutto il mondo, senza aver investito in pubblicità ma "solo" sfruttando quell'incredibile bacino di utenti che sono i social network. La pagina Facebook di Dunkest è infatti arrivata ad avere oltre 450.000 fans, un risultato incredibile se si pensa che ha meno di un anno di vita!

Sostanzialmente, Dunkest si basa sul campionato NBA e permette agli utenti di creare una squadra composta da 10 giocatori ed un allenatore (stando attenti a non sforare il massimo di crediti concessi per la creazione della squadra). Una volta composta la squadra, gli utenti acquisiscono dei punti in base prestazioni reali nelle partite NBA dei giocatori da loro selezionati. Questi punti consentono agli utenti di scalare posizioni nella classifica generale o nei campionati privati creati tra amici.

Il gioco consente un'interazione continua, permettendo all’utente di acquistare o vendere i propri giocatori, cambiandoli con altri, o di sostituire i giocatori titolari all’interno della propria squadra.

Dunkest


La più grande difficoltà che hai incontrato nello sviluppo del tuo progetto

In una fase iniziale abbiamo dovuto pensare molto bene alle meccaniche di gioco, per nulla immediate nel caso del campionato NBA (si gioca tutti i giorni, non solo nel weekend come la Serie A di calcio). Questa difficoltà però ci ha fatto sviluppare un calendario diviso in giornate di gioco, che è una innovazione rispetto ad altri FantaBasket americani. Inoltre, la meccanica del campo di gioco, graficamente di grande impatto, è stata davvero molto complessa da realizzare e ci ha portati ad avere un ritardo di 2 settimane nel lancio.

Sempre inizialmente un grande ostacolo è stato quello di avviare il progetto dal punto di vista burocratico, considerando che in Italia l'avvio di nuove attività non è molto semplice e nemmeno troppo economico.

Tuttavia, la più grande difficoltà avuta, è stata dopo il lancio, quando (fortunatamente) ci siamo accorti dell'enorme successo del progetto, sicuramente oltre le nostre aspettative. Il grande numero di registrati ha infatti portato diversi problemi lato server, con la conseguente chiusura del sito per una settimana proprio dopo la prima giornata di NBA per effettuare uno switch del server. Fortunatamente, i nostri fan si sono dimostrati molto comprensivi e ci hanno continuato a seguire per tutta la stagione.


Un consiglio per tutti gli startupper

Abbiamo una esperienza ancora limitata nel settore startup, quindi c'è sicuramente qualcuno che può dare consigli migliori dei nostri.

Nel nostro piccolo, possiamo dire di aver notato che il mondo startupper italiano tante volte è molto "fumoso" e poco concreto.  In molti casi ha forse senso concentrarsi maggiormente sullo studio del potenziale di mercato invece che sulla "coolness" dell'idea. Quindi il consiglio è quello di rimboccarsi le maniche (perché ce n'è davvero bisogno) e, qualora si vedesse un potenziale importante, non attendere troppo nello sviluppare l'idea: abbiamo visto diverse idee, anche interessanti, caratterizzate da tempi di sviluppo biblici e revisioni continue. Se si è convinti del progetto ha invece senso provarci e nel caso aggiustare poi il tiro in corsa.


Un errore da non fare

Non sottovalutare l'aspetto tecnologico: per un sito web come il nostro è il requisito fondamentale per mantenere il livello del prodotto offerto sempre alto. Non basta avere una buona idea, deve anche funzionare e farlo bene. Gli utenti sono ormai molto esigenti da questo punto di vista, per cui è bene essere attrezzati per non deluderli ed avere sempre un po' di margine per gestire eventuali picchi di attenzione inaspettata. 

Dunkest


Cosa cambiare in questo paese per favorire le startup

Nella fase di creazione della società ci siamo scontrati con diverse problematiche burocratiche ed economiche. Questo è una barriera importante per molti. C'è stato qualche timido tentativo di venire incontro a queste esigenze, ma in molti casi solo sulla forma e poco nella sostanza (vedi Srl semplificate, un accrocchio che nella pratica ha ben pochi vantaggi per chi vuole fare impresa).

Quindi, occorre certamente una legislazione più snella per chi vuole creare una società, con semplificazioni dal punto di vista burocratico ed economico (sia per la fase di costituzione, sia agevolazioni fiscali per i primi anni di attività).


Tre motivi per continuare a fare impresa e credere nel Made in Italy

  • La grande disponibilità di talenti e la innata creatività degli imprenditori italiani. Avendo anche avuto esperienze all'estero, difficilmente abbiamo visto un potenziale di innovatività come quello italiano, dove l'elevato bagaglio culturale e tecnico si unisce ad un insita maestria nell'arrangiarsi e a risolvere i problemi
  • Un settore, come quello Internet, che può godere di un pubblico ancora acerbo. Ci sono ancora ampi margini di diffusione e di abitudine al web. Molto spesso visto come un limite del mercato italiano, può essere identificato anche come una grande opportunità
  • I prodotti italiani sono spesso sinonimo di alta qualità e precisione, ecco perché è importante riuscire ad avere il coraggio di fare il primo passo e lanciarsi nella creazione di una propria attività. Ed andando avanti di questo passo, chissà che prima o poi qualcosa cambi dal punto di vista di legislazione e burocrazia. 


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