Stati Uniti: soldi alle aziende hi-tech per spiare in libertà

La NSA ha avuto accesso ai server di alcuni giganti hi-tech, e dovrà pagare le spese.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google, Facebook, Microsoft e Yahoo hanno ricevuto denaro dalla NSA (National Security Agency) per consentire e facilitare l'accesso ai loro server. L'agenzia infatti avrebbe dovuto spiare solo i cittadini non statunitensi e tenersi lontana da ogni comunicazione nazionale, ma non è riuscita a farlo - o non ha voluto. Così nel 2011 un giudice ne ha dichiarato incostituzionale l'operato.

Circa 20 milioni di dollari, pagati da Washington a titolo di rimborso, dopo che un giudice ha dichiarato incostituzionali le operazioni della NSA. Yahoo ha confermato di averlo chiesto, Facebook afferma di "non aver ricevuto compensi", e Microsoft non ha rilasciato commenti. Google ha (di nuovo) negato il proprio coinvolgimento nel programma PRISM, e colto l'occasione per chiedere ancora a Washington la possibilità di pubblicare le richieste ricevute dal governo.

NSA, quartier generale - Wikipedia

Risposte che "evidenziano ancora di più la differenza tra come la NSA descrive le operazioni del programma PRISM e ciò che dicono le aziende stesse", sostiene Ewen MacAskill del Guardian. Anche il giornale britannico, a cui si è rivolto l'ex dipendente NSA E. Snowden, tra l'altro sta avendo la sua dose di problemi per questa faccenda.

Questi dettagli in ogni caso non emergono da documenti trasmessi da Snowden al Guardian, ma grazie all'azione dell'Electronic Frontier Foundation; è stata infatti questa organizzazione a ottenere che il pronunciamento del giudice e la relativa documentazione (qui il PDF) non fossero protetti dal segreto di stato.

La NSA ha quindi violato anche la privacy dei cittadini statunitensi, in barba alle garanzie offerte dallo stesso Obama e dai suoi predecessori. Ma non è tutto: i documenti trasmessi da Snowden mostrano infatti che l'agenzia per la sicurezza nazionale ha spiato anche il quartier generale delle Nazioni Unite e diverse ambasciate in tutto il mondo. Nel caso dell'ONU, inoltre, il tedesco Der Spiegel racconta che i detective (spioni) sarebbero penetrati nel sistema di videoconferenze.

ONU, quartier generale di New York - Wikipedia

Tra i bersagli c'erano anche l'Unione Europea (UE) e la IAEA (International Atomic Energy Agency), l'agenzia internazionale per l'energia nucleare – quella che, tra le altre cose, ha l'incarico di vigilare sulle politiche nucleari dell'Iran. Nell'articolo della Reuters sull'argomento si legge che le informazioni trapelate avrebbero "messo in imbarazzo gli Stati Uniti".

Non possiamo dire di condividere tale (ottimistica) opinione, ma qualcosa d'imbarazzante forse c'è: alcuni agenti NSA hanno deliberatamente violato le regole per spiare coniugi e amanti. Stavolta è il Wall Street Journal a rivelare il dettaglio: non è un'abitudine troppo diffusa, ma è abbastanza comune da meritare un proprio nome – vale a dire LOVEINT (Love Intelligence). Gli agenti responsabili di tali violazioni sono stati sanzionati in alcuni casi e licenziati in altri.

Forse il grande pubblico è poco sensibile all'intero scandalo PRISM, ma siamo abbastanza sicuri che un agente segreto colto a spiare illegalmente la moglie darà parecchio da discutere. Più del suo collega che s'intrufola in conversazioni riservate.