Stephen Elop: vendi Nokia a Microsoft e prendi il bonus

Terremoto in Finlandia sul contratto di Stephen Elop, ex AD dell'azienda di Espoo. Una clausola scoperta tra le pieghe dei documenti fa emergere come Elop godesse di bonus immediato nel caso di passaggio di controllo.

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a cura di Manolo De Agostini

Nokia ha mentito sui bonus di Stephen Elop? Lo scrive il quotidiano finlandese Helsing Samonat (e lo "ribatte" Forbes) che ha spulciato i documenti depositati alla SEC e scoperto che la struttura dei bonus maturati da Elop non era "essenzialmente la stessa" del suo predecessore, come affermato dal presidente Siilasmaa, bensì molto diversa.

Del "gruzzoletto" maturato da Elop nell'operazione Nokia-Microsoft avevamo già scritto nelle scorse settimane (Stephen Elop torna in Microsoft con le tasche piene di soldi), ma a quanto pare parte di quei 18,8 milioni di euro sono figli di una clausola "discutibile", messa lì nelle pieghe del contratto.

"Secondo cambiamenti adottati nel 2010", scrive Forbes, "Elop aveva diritto a un bonus immediato nel caso di passaggio di controllo, come la vendita della divisione dispositivi di Nokia". Olli-Pekka Kallasvuo, predecessore di Elop, non aveva tale clausola nel suo contratto. È la "prova provata" della tesi - portata avanti da alcuni - che il dirigente canadese è stato un semplice liquidatore, che ha "demolito" Nokia fino a farla per una cifra non esagerata nelle mani di Microsoft? Come sempre alcuni diranno di sì, altri diranno di no. Noi diciamo "nì".

Tutto porta a pensare male, intendiamoci, ma si tratta pur sempre di congetture. Uno può divertirsi a mettere insieme i punti, e a far apparire il disegno che più gli piace, ma non c'è la classica "pistola fumante" che dà una prova schiacciante che Elop fosse una serpe in seno a Nokia, lì con uno unico scopo: far sì che l'azienda finisse nelle mani di Microsoft. D'altronde se quel contratto è stato approvato, lo sbaglio dovrebbero averlo commesso in molti.

Nokia nel 2010 aveva già iniziato la sua parabola discendente e l'ingresso di Elop, e tutto ciò che ne è conseguito, è viziato dal peccato originale di aver sottovalutato la rivoluzione portata dall'iPhone prima, e dai prodotti Android dopo. Forse il dirigente canadese ha chiesto quella clausola perché incerto sulle possibilità di salvare la casa finlandese. O forse..chissà. A ogni modo Nokia si è difesa dalle accuse mosse da Helsingin Sanomat affermando che si è trattata di una leggerezza del dipartimento legale il non far notare la discrepanza tra i due contratti. Una differenza che ha fruttato a Elop un sacco di soldi nel passaggio di Nokia nelle mani di Microsoft.

La vicenda ha scatenato particolar inquietudine nel primo ministro finlandese Jyrki Katainen e il ministro del tesoro Jutta Urpilainen. Un altro quotidiano afferma che il contratto di Elop sarebbe stato emendato lo stesso giorno in cui l'accordo con Microsoft è stato completato. Tali cambiamenti avrebbero permesso a Elop di lavorare per Microsoft e accelerato il pagamento del bonus. Insomma, chi ama pescare nel torbido ha un'altra freccia al proprio arco.

ps: sembra che Nokia abbia chiesto a Elop di prendere una "buonuscita" inferiore, ma lui, coinvolto in un divorzio, si dice che abbia rifiutato perché non è riuscito a convincere la moglie a ottenere di meno dalla separazione.