Stephen Hawking andrà nello Spazio con Virgin Galactic

Virgin Galactic porterà Stephen Hawking nello Spazio, realizzando il sogno di una vita passata a studiare l'Universo e a farlo conoscere alla gente comune.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Virgin Galactic, l'azienda aerospaziale di Richard Branson, realizzerà il sogno di Stephen Hawking e lo porterà nello Spazio (suborbitale). "Ho detto sì immediatamente" ha dichiarato il celebre fisico e cosmologo britannico, riferendosi all'offerta di Branson. La data della partenza non è ancora stata fissata, ma la volontà di riuscire nell'intento c'è da entrambe le parti e Hawking è entusiasta di aver prenotato un posto sullo SpaceShip Two.

Stephen Hawking

Se state pensando che sia un viaggio pericoloso e potenzialmente pieno di insidie avete ragione, anche pensando all'incidente che nel 2014 è costato la vita al pilota di uno SpaceShipTwo durante un volo di prova. Non mi sento tuttavia di liquidare il sogno di Hawking come il vezzo di una persona qualsiasi.

Stephen Hawking ha studiato, teorizzato, descritto e riflettuto sull'Universo per decenni. Anche se non ha incassato il Premio Nobel (non ancora almeno) i suoi studi sui buchi neri e sull'origine dell'Universo fanno scuola e sono un punto di riferimento per tutta la comunità scientifica. Basti citare la radiazione di Hawking, lo stato di Hartle-Hawking, la termodinamica dei buchi neri, l'inflazione cosmica, giusto per fare qualche esempio.

Un uomo che ha dedicato la vita allo Spazio e alla comprensione dell'Universo che ci circonda, che ha investito tempo e risorse nella divulgazione, per avvicinare le persone comuni alla meraviglia che lui conosce grazie alla Scienza. E che vorrebbe avvicinarsi il più possibile a questa realtà, nonostante una malattia del motoneurone che lo immobilizza e lo obbliga a comunicare con un sintetizzatore vocale.

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Se riuscirà a volare con Virgin Galactic non sarà l'uomo più anziano ad essere andato nello Spazio (ha 75 anni, il primato resterebbe nella mani di John Glenn, che ha spiccato l'ultimo volo all'età di 77 anni), ma sarà la prima persona con sclerosi laterale amiotrofica (conosciuta anche come morbo di Lou Gehrig) a fare questa esperienza.

Branson ha fatto una grande dimostrazione di stima: "il professor Stephen Hawking è una delle persone che ammiro di più al mondo, un genio indiscusso che ha aperto gli occhi alle meraviglie dell'Universo. È l'unica persona a cui ho dato un biglietto gratuito". Ora deve onorare la promessa, e non è facile perché portare Hawking nello Spazio è una sfida difficile e rischiosa.

Physicist Stephen Hawking in Zero Gravity NASA

Hawking però non vede l'ora di andare, e mette a confronto la gioia che gli darebbe una missione del genere con quella che gli hanno dato i suoi tre figli: "i miei tre figli mi hanno dato una grande gioia. Posso dirvi cosa mi farà altrettanto felice: viaggiare nello Spazio".

Ecco perché quando ha ricevuto la proposta di Branson ha subito detto sì. Perché un conto è un volo parabolico, un altro è andare nello Spazio (suborbitale). Oltre tutto un'esperienza di questo tipo potrebbe anche essere l'occasione per studiare gli effetti della sua malattia in condizioni di micro gravità.

C'è il rischio che qualcosa vada storto? Più di uno, sappiamo che allo stato attuale le missioni spaziali non sono esenti da rischi. Ma mettetevi nei panni di un uomo affetto da una malattia che in genere porta alla morte entro cinque anni dalla diagnosi iniziale. Che non credeva di vedere il suo 25mo compleanno e che è arrivato al 75mo, senza mai smettere di indagare l'Universo con una lucidità mentale che pochi al mondo hanno.

Sono convinta che Hawking abbia ancora molto da darci, e che un incidente ci priverebbe di una grande persona, che oltre ad avere molto da insegnarci in Fisica e Cosmologia, ne ha altrettanto nel modo di affrontare la malattia e amare la vita, per quanto possa essere ingrata. Un uomo che nonostante la sua condizione brilla di uno humor raro da incontrare, e che è capace di provocazioni tanto sottili quanto efficaci (ebbene sì, lui si può permettere di "trollarci" tutti!).

Però tenerlo a Terra sarebbe insopportabilmente egoistico, non credete?