Stereoscopia 3D, AMD e Acer vogliono uno standard

Acer e AMD espongono dei dubbi sulla stereoscopia 3D. La mancanza di uno standard non permette l'esplosione del mercato. Quale tecnologia prevarrà tra il 3D attivo e quello passivo?

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a cura di Manolo De Agostini

Acer e AMD indugiano sulla stereoscopia 3D. La mancanza di uno standard definito è un freno per l'intera industria. Acer considera la stereoscopia 3D tra le quattro tecnologie chiave in grado di permetterle di guadagnare ulteriore consenso sul mercato. L'alta definizione in qualsiasi prodotto, la sensibilità al tocco e l'incremento dell'autonomia sono le altre tre aree di forte interesse per Acer.

"Il 3D sta diventando una tecnologia importante e in futuro la useremo. Dal nostro punto di vista è importante assicurarci che i prodotti siano in grado di comunicare l'uno con l'altro", ha affermato Gianpiero Morbello, vicepresidente marketing di Acer Group al sito Bit-tech.

La preoccupazione più che condivisibile di Acer riguarda i differenti standard sul mercato. Alcuni produttori usano occhialini con polarizzazione attiva, mentre altri puntano su lenti polarizzate negativamente. Acer non vuole scegliere correndo il rischio di scontentare parte della propria clientela e quindi rimane in attesa.

AMD è della stessa opinione. La Open Stereo 3D nasce proprio per creare uno standard condiviso trasversalmente all'interno dell'industria (Open Stereo 3D, AMD spinge la stereoscopia 3D).

Ci troviamo in una situazione che ricorda molto da vicino la lotta tra HD DVD e Blu-Ray. Dopo oltre un anno di contrapposizione, il mercato ha preso posizione chiara scegliendo il Blu-Ray. Per la stereoscopia 3D il cammino potrebbe essere lo stesso.