Steve Ballmer: abbiamo fatto più soldi di chiunque al mondo

Steve Ballmer riconosce i propri errori ma sottolinea anche i molti meriti della sua direzione in Microsoft.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Steve Ballmer non ha rimpianti, perché il suo compito come amministratore delegato di Microsoft era fare soldi, e ci è riuscito. D'altronde era stato assunto per quello, come ha spiegato a Mary Joe Foley che lo ha intervistato per Fortune

"Negli ultimi cinque anni probabilmente Apple ha fatto più soldi di noi", afferma l'AD uscente Microsoft, "ma negli ultimi 13 scommetto che ne abbiamo fatti più noi di chiunque altro sul pianeta. E questo francamente è un grande motivo di orgoglio per me".

Il successo finanziario c'è stato anche in tempi recentissimi, con nuovi record di vendita nel 2013; alcuni analisti tuttavia fanno previsioni modeste, soprattutto per via della posizione di Windows Phone. Ballmer è stato criticato negli ultimi anni per non aver saputo muoversi in fretta nel rinnovare il business e la proposta di Microsoft, ma di contro lui attribuisce il successo proprio al fatto che ha sempre preteso dati solidi prima di lanciare nuovi prodotti - e ciò nonostante ci sono stati incidenti come lo Zune e il Kin (Kin One e Kin Two, gli smartphone social di Microsoft).

Ballmer stesso ha ammesso lo scivolone di Windows Vista. O ancora l'acquisto per 6 miliardi di dollari di aQuantive, rivenduta per 6,2 miliardi cinque anni dopo. Nel 2005 poi MS cercò di comprare Yahoo per 50 miliardi (Microsoft: 50 miliardi per acquisire Yahoo?), e il tema tornò di moda due anni dopo, senza andare in porto.

Ma Steve Ballmer ha fatto anche tante mosse giuste, come nelle acquisizioni e nella gestione di tanti problemi legali. Una delle sue decisioni più importanti fu quella di entrare nel mondo dei videogiochi con l'Xbox. "Fu una decisione mia, sotto la mia totale responsabilità", ha commentato il dirigente, che investì diversi mesi analizzando il panorama prima di dare via libera al progetto. 

Ballmer poi si prende il merito di aver accresciuto il valore di Microsoft come fornitore professionale, cioè per le aziende. "Direi che fino al 2007 o 2008 c'erano ancora persone secondo cui noi non eravamo affatto un fornitore enterprise", mentre oggi la situazione è senz'altro molto diversa.

Resta il fatto che il prossimo AD avrà di fronte a sé sfide ancora più difficili e complesse: la poltrona in gioco è una di quelle che scottano, e sarà difficile trovare l'uomo giusto. "Siamo passati dall'essere leader assoluti ad essere leader e sfidanti allo stesso tempo", ha infatti commentato Steve Ballmer. "E quando sei uno sfidante devi scegliere ed essere più concentrato". Ballmer probabilmente non è l'uomo adatto a queste nuove sfide, e per questo sta uscendo di scena. La vera domanda è: chi saprà guidare Microsoft nel futuro?