Studiare il grafene in Italia con un microscopio potentissimo

È stato inaugurato a Catania presso i laboratori Imm-Cnr un innovativo strumento elettronico, unico in Italia. Sarà in grado di variare le proprietà dei materiali, offrendo la possibilità di realizzare una vastissima gamma di dispositivi applicativi dalla nanoelettronica alla sensoristica.

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a cura di Manolo De Agostini

Il microscopio elettronico analitico 'sub-angstrom' più potente d'Europa è stato acquisito dall'Istituto per la microelettronica e i microsistemi del Consiglio nazionale delle ricerche (Imm-Cnr) e inaugurato nei giorni scorsi a Catania, presso i laboratori dell'Istituto ospitati nel sito di STMicroelectronics (ST).

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"Arm 200 fa parte di una nuova classe di microscopi elettronici e unisce caratteristiche eccezionali, che ne fanno il più potente microscopio elettronico d'Europa", spiega Corrado Spinella, direttore dell'Imm-Cnr. "Ha una configurazione hardware che combina risoluzione spaziale atomica e contrasto chimico su una sola immagine, consentendo l'identificazione della struttura dei materiali, elemento per elemento, in tutte le proiezioni tridimensionali".

Immagine strutturale del substrato di silicio con orientazione [110], la distanza fra i due atomi di silicio più vicini è di 1.36 Angstrom

Il nuovo microscopio nasce dal progetto 'Beyond-Nano' del Cnr, finanziato dal Miur, e promette importanti ricadute nel campo della nanoelettronica e della sensoristica. "Arm 200 è stato installato in un laboratorio fonoisolato e antivibrante dotato di pannelli termoradianti, ed è il primo microscopio che opera anche a basse energie, sotto i 40 keV, consentendo lo studio di materiali soffici e strutture a base di carbonio come il grafene. In sostanza, sarà in grado di osservare ciò che può essere manipolato su scala atomica nei materiali, variandone le proprietà e le funzionalità", prosegue il direttore dell'Imm-Cnr.

Mappa chimica atomica in perdita di energia Si distinguono chimicamente gli atomi di Titanio in rosso e Stronzio in verde. Il materiale si chiama titanato di stronzio

"Grazie alla possibilità di investigare i materiali a risoluzione sub-angstrom, potremo realizzare una vastissima gamma di dispositivi superveloci e a basso consumo di energia, sistemi per la memorizzazione di enormi quantità di informazioni, strumenti per l'identificazione di marker biologici in quantità piccolissime di fluidi", conclude Spinella.