Su Groupon seni procaci a prezzi stracciati

Se vuoi rifarti il seno vai su Groupon: 2300 euro invece che 5mila. Siamo ormai giunti ai limiti dell'etica e della legge, e infatti nel Regno Unito la questione è esplosa. Advertising Standards Authority ha criticato l'azienda e vietato ogni campagna pubblicitaria a tempo di questo tipo.

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a cura di Dario D'Elia

La chirurgia plastica per il seno pubblicizzata a prezzi stracciati su Groupon è decisamente ai limiti dell'etica medica e della Legge. Ne sono fortemente convinti i consumatori inglesi e l'Independent Healthcare Advisory Service, un ente che si occupa di monitorare i servizi sanitari.

La questione è delicata e anche in Italia sta diventando argomento di dibattito (L'Ordine dei medici contro gli sconti pazzi su Groupon). Una piattaforma online di sconti e gruppi di acquisto come Groupon può trattare i servizi medici come un qualsiasi prodotto?

L'offerta Groupon

A maggio a Manchester è comparsa un'offerta (della durata di un giorno) che proponeva più del 50% di sconto su un intervento di mastoplastica additiva: in pratica aumentare le dimensioni del seno a 1999 sterline (circa 2300 euro) invece che a 5mila. La mail del buono sconto, come riporta il Guardian,  prevedeva un'età minima di 18 anni e il consulto medico pre-intervento, con la possibilità in caso di rinuncia di avere ogni sterlina indietro.

Advertising Standards Authority, una sorta di garante (non-governativo) della pubblicità, è dovuto intervenire per rispondere alle denunce dei consumatori e di numerose associazioni. L'offerta Groupon veniva tacciata come irresponsabile "perché incoraggiava i destinatari ad accelerare la decisione di un intervento di chirurgia plastica".

Ovviamente il colosso statunitense si è difeso dicendo di aver agito nel rispetto della Legge e che la strategia commerciale legata alle offerte lampo è correlata al modello di business, non ad altri secondi fini. Prova ne sia che entro fine settembre 48 degli 85 consumatori che hanno aderito all'offerta si sono tirati indietro e ricevuto il rimborso.

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Advertising Standards Authority è però intervenuta duramente bloccando la campagna Groupon, e probabilmente le future di questo tipo. Il codice etico e marketing della British Association for Aesthetic Plastic Surgeons (BAAPS) proibisce infatti le pubblicità che offrono sconti a tempo determinato. Persino i regolamenti del General Medical Council sono espliciti al riguardo.

"Abbiamo ritenuto che la decisione di sottoporsi a procedure fisiche invasive era un elemento che richiedeva una valutazione sostanziale", ha dichiarato l'ASA. "Abbiamo notato che i consumatori avevano solo 24 ore per acquistare il buono e per questo motivo abbiamo considerato che coloro che acquistavano il voucher si sarebbero ritenuti finanziariamente e mentalmente coinvolti per andare avanti con la procedura".

Insomma, la pressione generata dai tempi dell'offerta è stata considerata inaccettabile e irresponsabile. Dopodiché è scattato il ban.

Le domande rimangono: una piattaforma come Groupon può trattare ogni merce o servizio allo stesso modo? È giusto che lasci ogni valutazione etica sulle offerte ai suoi partner commerciali?