Su Marte abiteremo nelle caverne, ma con luce e ossigeno

Su Marte abiteremo nelle caverne.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Nel 2023 gli esploratori umani selezionati per il progetto Mars One saranno spediti su Marte e costituiranno una colonia umana permanente. Dove e come vivranno queste 24 persone? Sotto terra, con casette che si affacciano in superficie solo mediante lucernari, con pavimenti in fibre di basalto, che è un materiale diffuso sul Pianeta Rosso.

Ovviamente si tratta solo di progetti dettati dalla fantasia, con qualche aggancio ai pochi dati certi di cui siamo a conoscenza. Probabilmente il rover Curiosity 2 ci fornirà gli elementi per avere un quadro più esaustivo, per ora si fanno ipotesi e si gioca con la fantasia.

Colonne su Marte

Dopo il documentario della BBC che ipotizza come si potrebbe strutturare il viaggio, arriva infatti il progetto degli architetti per le abitazioni dei coloni umani. Dalle immagini sembra che i primi coloni vivranno in un dedalo di caverne che si snoderà sotto terra.

Il progetto prevede che prima siano spediti su Marte dei robot che dovranno scavare le caverne, gli astronauti poi dovrebbero costruire l'intera struttura sfruttando per lo più la fibra di basalto, realizzata mediante la fusione di questo materiale che abbonda sul Pianeta Rosso e che dovrebbe essere tessuto in tela dagli stessi robot. Da notare che Arina Ageeva, uno degli architetti che ha redatto il progetto, ammette che robot come quelli ipotizzati al momento non esistono.

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Sempre secondo gli architetti di ZA i lucernai sarebbero indispensabili sia per fornire luce agli abitanti umani, sia per le attività agricole, perché sulla superficie di Marte non è prevista alcuna attività. Quanto all'ossigeno, si intende ricavarlo sciogliendo il ghiaccio in acqua e ricavandolo da quest'ultima. A questo punto un impianto di ventilazione sotterraneo dovrebbe servire tutta l'area abitata.

Le colonne ricordano vagamente quelle del Parc Guell di Barcellona, disegnate da Gaudì. Chissà se l'architetto spagnolo immaginava che un giorno le sue idee sarebbero arrivate su Marte!