Sul campo

Recensione - Test della Fujifilm XF1, ennesima fotocamera riuscita della premiata Serie X. Il formato del sensore - già utilizzato per la X10 - sembra a oggi il miglior compromesso tra qualità e versatilità dell'ottica.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Sul campo

La XF1 è minuta e per questo non particolarmente facile da impugnare. La buona distribuzione dei pulsanti, unita alla ghiera posteriore a doppia funzione e allo zoom manuale, funziona comunque complessivamente bene e rende questo modello molto divertente da utilizzare sul campo.

Completo l'elenco dei programmi di scatto, che include le modalità di scatto PASM, le ormai note modalità di scatto Fujifilm EXR (priorità risoluzione, priorità rumore, priorità gamma dinamica o auto), una modalità di scatto completamente automatica, una modalità scene e una posizione Advanced che dà accesso a diversi programmi di scatto evoluti, tra cui numerosi filtri creativi, la funzione panorama 360°, la funzione Pro a fuoco per la sfocatura controllata dello sfondo, una modalità specifica per basse luci e infine una modalità di scatto multiplo. C'è quindi molta carne al fuoco in questa Fujifilm, ma tutto è ben organizzato, rigidamente separato dal punto di vista logico. Di norma i risultati sono originali e interessanti, così si è invogliati a sperimentare e si finisce per sfruttare a fondo tutte le possibilità offerte.

Molto buono l'utilizzo della fotocamera nelle modalità creative, grazie alla versatile soluzione della doppia ghiera: in P, A ed S entrambe controllano il parametro libero, in M si dividono i compiti comandando tempi o diaframmi in base alle preferenze dell'utente - basta infatti un clic sulla ghiera principale per invertire la funzione. Da segnalare anche che, a differenza della grande maggioranza di compatte, sulla XF1 il diaframma arriva a chiudersi fino a f/11 (uno stop in più del consueto), il che da al fotografo un pizzico di versatilità in più.

La reattività della fotocamera è molto buona in termini di autofocus, mentre la velocità di zoom dipende dalla mano del fotografo - tipicamente si è molto più veloci con gli zoom manuali rispetto a quelli automatici. Lo zoom manuale ha il pregio ulteriore di essere utilizzabile anche in modalità video mentre, di contro, gli zoom automatici (qualora utilizzabili in ripresa) risultano più fluidi e per questo generalmente più adatti ai filmati.

La reattività della fotocamera lascia invece un po' a desiderare in termini di ritardo tra uno scatto e il successivo: la scrittura richiede anche un paio di secondi in JPEG, e si arriva a 3 in RAW, il che spezza un po' il ritmo di scatto nelle sessioni frenetiche.

Eccezionalmente completo il menù di scatto, che permette di personalizzare l'immagine come mai capita di trovare su una compatta. Il formato RAW è disponibile, ma potendo controllare saturazione colore, nitidezza, tono della alte e delle basse luci ed entità dei filtri di de-noise, è possibile ottenere già in camera dei JPEG estremamente soddisfacenti e "tagliati" sul proprio gusto. Due setup personalizzati aiutano, in proposito, a cambiare rapidamente di contesto.

Veniamo ora ai lati negativi, che sono in gran parte comuni anche agli altri due modelli considerati finora in questo confronto a distanza tra compatte con ottica super-luminosa. Il primo, e più importante, è legato proprio alla luminosità dell'ottica, almeno alle lunghe focali: l'apertura massima f/1.8 è riferita al grandangolo, ma basta muovere lo zoom anche pochissimo per vedere crescere velocemente il valore f. A 35mm equivalenti, ad esempio, l'apertura massima è già pari a f/3.6, a 50mm il valore è salito a f/4.2, e a partire da circa 70mm si può lavorare al massimo a f/4.9. La resa dello sfocato è effettivamente buona a f/1.8, ma non si può scattare un ritratto con un grandangolo 25mm. Il programma Pro a fuoco, specifico per questi casi, aiuta dal canto suo a sfocare lo sfondo a focali maggiori, ma lo fa restituendo un risultato un po' artificiale, non equivalente a un "vero" sfocato da diaframma.

Vale anche per la XF1, inoltre, la considerazione sull'escursione focale: uno zoom 4x non è particolarmente ampio; con focali da 25mm a 100 mm si ha a disposizione dal buon grandangolo al medio tele per ritratti e primi piani, ma i soggetti lontani rimangono irraggiungibili.