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Recensione - Test della Olympus Stylus XZ-2, seconda versione della compatta "Pro" di Olympus. Non era facile migliorare la XZ-1 senza rivoluzionarla, ma Olympus ha fatto un eccellente lavoro di affinamento.

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a cura di Tom's Hardware

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La XZ-2 mette a disposizione le classiche modalità creative PASM, una quindicina di Scene predefinite, il programma Intelligent Auto, la modalità ART (che offre una decina di filtri analoghi a quelli presenti su altri modelli Olympus, come la OM-D a cui vi  rimandiamo) e due modalità personalizzabili.

L'impugnatura migliorata ha risolto il principale difetto della XZ-1, e ora la fotocamera si stringe in modo sicuro e piuttosto confortevole (considerato che si tratta pur sempre di una compatta sottile).  

Ampia la gamma di accessori per la XZ-2. Da sottolineare il mirino elettronico. 

Per chi ha avuto modo di provare la XZ-1, aggiungiamo che sono stati risolti anche due aspetti criticabili di secondaria importanza che avevamo riscontrato su quel modello, vale a dire le ridotte possibilità di personalizzazione (incredibile, a proposito, quanto possa fare l'aggiunta di un pulsante Fn) e la strana modalità d'uso in Manuale che richiedeva la pressione di un pulsante sul PAD per attivare la ghiera di regolazione dei tempi. Ora la modalità d'uso è praticamente perfetta.

Nonostante le maggiori possibilità di personalizzazione, la XZ-2 ha comunque saputo mantenere quell'approccio semplice e immediato che la rende efficacie in fase di scatto. In altri termini, somiglia più a una fotocamera che a un PC, e di questo siamo grati. Il menù è quanto di più completo sia possibile trovare oggi su una compatta.

XZ-2 - Le posizioni-limite del display.

La reattività della fotocamera è, complessivamente, davvero ottima. Il sistema AF è veloce e discretamente sicuro nell'agganciare i soggetti anche in condizioni non ottimali (AF a punto singolo, poca luce); passando alla messa a fuoco su 35 punti e/o a condizioni di luce migliori, magari in scatto continuo, si apprezzano tutte le doti velocistiche di questo modello. Sarà per lo stesso numero di punti AF disposti secondo la stessa griglia, ma sembra in effetti di avere tra le mani la OM-D...

Meno soddisfacente, comunque senza arrivare a essere fastidiosa, la velocità dello zoom. 

Il dispaly orientabile facilita come sempre lo scatto da prospettive non consuete. 

Sul campo, nell'utilizzo quotidiano, la XZ-2 è molto piacevole da usare perché la luminosità dell'ottica è pressoché costante sull'intero range focale: si passa infatti da f/1.8 a f/2.5, così anche alla massima escursione tele si ha ancora un buon controllo sulla profondità di campo.

Considerate le dimensioni non gigantesche del sensore, ci saremmo invece attesi qualcosa in più in termini di escursione focale: 28-112 mm ci sono sembrati un ottimo compromesso all'uscita della XZ-1, mentre oggi per una compatta è piuttosto normale offrire un grandangolo più ampio (tipicamente 24 mm).