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Recensione - Test della Samsung WB150F, una compatta piacevole, divertente e molto versatile grazie al generoso zoom 18x. Purtroppo, la qualità d'immagine non è il suo forte.

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a cura di Tom's Hardware

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La WB150F mette a disposizione programmi completamente automatici (Smart), programmi PASM, Scene, e filtri creativi. I programma A/S/M - priorità di diaframma, di tempo e manuale - sono raggruppati sotto un'unica posizione della ghiera dei programmi e richiedono un'ulteriore selezione in un apposito sotto menu.

Sebbene vada riconosciuto a Samsung di non avere limitato i diaframmi a due valori, come spesso capita sulle compatte, la scelta dei diaframmi è tanto limitata da rendere l'utilizzo delle modalità creative quasi inutile: la minima apertura è compresa tra f/7.2 e f/7.5 così, in posizione tele, si hanno ad esempio a disposizione solo i diaframmi f/5.8, f/6,7 e f/7.5, vale a dire meno di uno stop!

La scelta del programma di scatto va realisticamente fatta tra P e Smart, entrambi programmi automatici ma con il programma P che consente di intervenire su parametri di scatto quali sensibilità ISO, selezione del punto AF o modalità di lettura esposimetrica, lasciando al fotografo maggior controllo sul risultato finale.

Le modalità Scene sono relativamente poche (otto) e ben calibrate, il che, a nostro avviso, è nettamente preferibile rispetto ad avere decine di opzioni troppo simili tra loro. Troviamo infine i filtri creativi che, come detto in apertura, sono uno degli elementi caratterizzanti di questo prodotto. A loro è dedicata una posizione sulla ghiera dei programmi e un sottomenù, che consente di passare in rassegna le diverse opzioni.

Troviamo alcune funzionalità comuni, come Panorama, e altre più originali, come Magic Frame (l'immagine viene inserita in uno sfondo predefinito, ad esempio all'interno di una pagina di giornale o nella luna all'interno di un paesaggio notturno), Scatto diviso (un collage di 2 o 3 immagini disposte in orizzontale o verticale, a scelta dell'utente) e l'opzione Picture in Picture.

L'elenco dei veri e propri filtri include 14 effetti che mostriamo nell'apposita galleria. Segnaliamo per concludere la funzione la funzione Pennello artistico, che mette a disposizione tre dei filtri precedenti (Pittura a inchiostro, Cartone animato e Schizzo) ma, anziché produrre una foto, crea un piccolo video di 10 secondi in cui si vede l'immagine finale comporsi sotto i propri occhi a partire da una tela bianca. Simpatico.

Durante lo scatto, l'ergonomia è più che buona per una compatta, e lo schermo risulta piacevole da utilizzare grazie all'elevata risoluzione e alla buona leggibilità in ogni condizione di luce.

La reattività della macchina, invece, non è esaltante. Non peggiore di tante altre compatte di pari prezzo, sia chiaro, anzi diremmo che è perfettamente in media nella sua fascia di prezzo, ma questo non ne fa una fotocamera da alte prestazioni.

L'estensione dello zoom è piuttosto lenta, così come lenta e non sempre capace di agganciarsi a colpo sicuro è la messa a fuoco (soprattutto, è chiaro, nel passaggio da distanza del soggetto molto diverse tra loro).

Inoltre, ci è capitato a volte di osservare come, al di sotto della minima distanza possibile di messa a fuoco, la fotocamera ritenesse il soggetto a fuoco e consentisse comunque lo scatto, restituendo immagini inutilizzabili. La ridotta cadenza di scatto non consente di utilizzarla per catturare efficacemente eventi sportivi.

Si tratta quindi, in definitiva, di una fotocamera che svolge degnamente compiti "facili" come ritratti e foto di paesaggio in condizioni di buona luce, e che in queste situazioni è decisamente piacevole da usare. Qualora le si chieda di più, ci si scontrerà però inevitabilmente con i suoi limiti intrinseci.