Sul campo

Recensione - Test della Fujifilm FinePix F750EXR, compatta superzoom che racchiude un equivalente 25-500mm in un corpo macchina con da 36mm di spessore. Disponibile anche con GPS integrato (F770EXR).

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a cura di Tom's Hardware

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La FinePix F750EXR offre una completa scelta di programmi di scatto. Troviamo tanto le classiche modalità PASM, per un uso creativo della fotocamera, quanto modalità automatiche e scene predefinite; queste ultime, una ventina in tutto, sono per inciso molto specifiche - probabilmente persino troppo specifiche! Saremmo curiosi, ad esempio, di sapere qual è la differenza tra le scene "cane" e "gatto". In questo modo rischiano di passare inosservate altre opzioni più interessanti quali, ad esempio, la natural/flash, che effettua due scatti in sequenza con e senza flash.

Esistono poi le modalità di scatto EXR, di cui abbiamo già parlato, e le modalità Avanzate, che includono la modalità Motion Panarama, la Pro Low-Light (una sorta di combinazione tra HDR e caratteristica EXR del sensore, che unisce 4 scatti in sequenza in un'unica foto da 8 Mpixel), la Pro Focus (controllo della sfocatura dello sfondo attraverso uno scatto multiplo), lo Scatto multiplo e lo Scatto 3D. Non si tratta di programmi d'uso quotidiano, ma troviamo lodevole l'intento di superare i limiti classici delle compatte - ci riferiamo in particolare alla sfocatura dello sfondo con Pro Focus e allo scatto multiplo.

La modalità EXR Auto ha guadagnato un ulteriore automatismo e ora riconosce 58 tipologie di scena che, unite all'analisi del mosso e al riconoscimento dei volti, porta a 103 pattern predefiniti per un automatismo ancora più efficace. Possiamo confermare che la scelta effettuata dalla fotocamera in questo settore ci è sempre parsa sensata ed efficace, anche se non abbiamo notato sostanziali differenze rispetto alla versione precedente.

Un miglioramento l'abbiamo notato invece in tema di AF tracking, che beneficia ora della nuova ed efficace funzione di inseguimento del volto.

La reattività della F750EXR è molto buona. Con questo modello è stato leggermente ridotto il ritardo all'avvio, che ora è di circa 1.5 sec, ed è stato ridotto il ritardo tra scatto e scatto, ora pari a circa 1 secondo - due aspetti per la quale la F550EXR era stata criticata. Per il resto, vengono qui confermate le già ottime doti del modello precedente. L'autofocus è effettivamente molto rapido, tra le compatte è difficile trovare di meglio, e la zoomata richiede pochissimi secondi da un estremo all'altro del range focale, il che non è male considerata l'escursione.

Siamo rimasti però delusi dalla riduzione della cadenza di scatto, che ora è di soli 3 fps a piena risoluzione, con la possibilità di arrivare a 12 fps a 4 Mpixel di risoluzione. La precedente F550EXR arrivava a 8 fps a piena risoluzione, anche se per un massimo di soli 8 scatti consecutivi. Altra decurtazione ha riguardato il formato RAW, ora non più disponibile. Qui ha giocato, probabilmente, l'impossibilità di velocizzare la gestione di questo formato, che nel modello precedente richiedeva 4-5 secondi di scrittura per ogni scatto, rendendolo di fatto più irritante che utile.

Molto buone anche le performance della lente in macro e quelle dello stabilizzatore d'immagine, che ci ha consentito di scattare anche alle lunghe focali con tempi, nel migliore dei casi, fino a 1/15 sec.

Nel complesso, si tratta quindi di una fotocamera ben riuscita, pratica e piacevole da usare, che unisce buone doti fotografiche di base a un'elettronica evoluta che fa di tutto - spesso, con buon successo - per mitigare gli inevitabili limiti intrinseci di una compatta. Un'ottima soluzione per lo scatto senza impegno.