Suono

Abbiamo provato le cuffiette in ear RHA T20i. Acquistabili a circa 210 euro su Amazon, conquistano per qualità costruttiva e riproduzione del suono.

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a cura di Tom's Hardware

Dopo averle lasciate suonare per una ventina di ore con del rumore bianco, ho collegato le cuffie al TEAC per valutarne il suono. È bene notare che queste in ear sono vendute con un sistema di filtri intercambiabili, che modificano il timbro e la risposta in frequenza della cuffietta.

Ci sono tre filtri che vanno posizionati nell'apposito filetto posto tra la cuffietta e il corpo principali. Il primo, quello che si trova già montato di fabbrica, è il filtro reference, identificato dal colore argento, che fa suonare la cuffia per come è stata intesa e progettata. Il filtro bronzo è invece il "treble filter", che consente di aumentare di 1-2dB la risposta a partire da 2.5kHz, mentre quello nero è il filtro bassi, che alza la risposta sempre di 1-2 dB da 350-400 Hz in giù.

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Indossate con il filtro reference è subito evidente come con reference non sia inteso il riferimento assoluto nel suono, quanto piuttosto il riferimento tra i tre timbri possibili: usandolo si ottiene un suono abbastanza Y shaped e non lineare. La mia preferenza assoluta va al filtro bassi, che incrementa leggermente questa porzione di spettro per un kick più simile a quello a cui sono abituato con le cuffie magnetoplanari (sebbene ancora lontano dall'estensione e dalla purezza delle HE-560), ma anche un leggero avanzamento dei medi che contribuisce a bilanciare maggiormente la cuffia e a fornire una migliore resa tonale.

Non ho comunque notato alcuna perdita significativa di dettaglio né problemi di sovrapposizione dei bassi sulle altre frequenze. Il filtro alti aggiunge un po' di brillantezza che ricorda le Beyerdynamic di fascia alta, senza però risultare di una durezza eccessiva o sibilanti; viene anche aggiunto un pizzico di dettaglio in più, ma l'aumento è abbastanza marginale. Con questo filtro le ho trovate troppo "thin sounding", prendendo in prestito un termine anglofono, ossia mancano di basse e medio bassi. Le mie preferenze personali sono più sul neutro caldo, sul musicale. Il breve prospetto qui di seguito è riferito al filtro reference.

Alti: Essendo abituato a una cuffia abbastanza neutra e lineare, ho percepito subito un aumento dei registri alti senza comunque percepire alcun fastidio. Sono estesi, ariosi e puliti, delicati, non suonano mai forti o sibilanti e sono ben integrati con la gamma media.

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Medi: a mio parere bilanciati nella porzione mediobassa e media, verso la medio-alta iniziano a salire seguendo l'incremento degli alti, intorno ai 4-5kHz. Le voci vengono rese in maniera abbastanza accurata e precisa, sia le maschili che le femminili, cosí come gli strumenti, in particolare il pianoforte e la chitarra acustica.

Bassi: veloci e puliti, senza sbavature e con una buona estensione. Si sente che il driver è dinamico, non fraintendete, ma la qualitá è assolutamente buona, se usato il filtro bassi acquistano ulteriormente kick e diventano corposi, pur mantenendo sempre un ottimo ordine.

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Dettaglio: elevato, non sono le precise nel microdettaglio ma comunque è presente in ottima quantità, è quello che mi aspetterei da una in ear in questa fascia di prezzo.

Soundstage: ci troviamo davanti a una delle migliori rese nella fascia sotto i 400 euro. Il suono è davvero tridimensionale, è "fuori dalla testa" e non "dentro le orecchie". È un suono che circonda e avvolge, ottimo sia in larghezza che in profondità, tanto che si possono percepire tutti i vari layer strumentali.

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Imaging: come il soundstage, molto preciso, probabilmente avvantaggiato dagli alti ariosi, è possibile individuare ogni strumento anche di un'orchestra complessa, senza alcun problema. Durante l'ascolto è capitato di seguire involontariamente con gli occhi la direzione del suono, che è resa pertanto in maniera molto accurata e nitida.

Dinamica: realistica, i colpi di tamburo sono dei tamburi, il piano suona in maniera naturale così come i violini, che hanno tutti un'ottima escursione dinamica che riporta in vita la musica.