Tabelle dell'equo compenso: l'IVA al 22% sarà inclusa?

Le tabelle dell'equo compenso sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale: i rincari in alcuni casi sono impressionanti. SIAE raccoglierà fino a 150 milioni di euro l'anno.

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a cura di Dario D'Elia

Le tabelle ufficiali dell'equo compenso sono state pubblicate finalmente in Gazzetta Ufficiale. Mancava solo questo tassello per comprendere fino in fondo la dimensione del prelievo. Come abbiamo anticipato negli scorsi giorni il Ministro Franceschini ha deciso di snobbare l'indagine sulla copia privata, commissionata a dicembre dal suo predecessore, e sposare la causa di SIAE e FIMI. 

Tutte le nuove tariffe applicate ai dispositivi tecnologici e ai supporti digitali per la copia privata sono notevolmente più alte rispetto al passato. Confindustria Digitale stima che la raccolta passerà dagli attuali 60 milioni di euro a circa 150 milioni di euro, praticamente il 25% dell'equo compenso comunitario. Peccato, come fanno notare in molti, che il nostro mercato hi-tech non valga un quarto del fatturato europeo.

Equo compenso

Ecco le tabelle complete:

  • Supporti audio analogici: 0,23 euro per ogni ora di registrazione
  • Supporti audio digitali dedicati quali minidisc, CD-R Audio: 0,22 euro per ora
  • Supporti digitali non dedicati, idonei alla registrazione di fonogrammi, quali CD-R dati: 0,10 ogni 700 MB;
  • Supporti audio digitali dedicati riscrivibili quali CD-RW: 0.22 euro per ora
  • Supporti video analogici: 0,10 per ora
  • Supporti video digitali dedicati quali: DVHS, 0.22 euro per ora
  • Supporti digitali non dedicati, idonei alla registrazione di fonogrammi e videogrammi, quali DVD RAM, DVD DUAL LAYER, DVD-R, DVD+R: 0,20 euro ogni 4.7 GB;
  • Supporti digitali non dedicati, idonei alla registrazione di contenuti audio e video quali Blu-ray: 0,20 ogni 25 GB;
  • Supporti digitali non dedicati riscrivibili, idonei alla registrazione di contenuti audio e video quali Blu-Ray RW: 0,20  euro ogni 25 GB;
  • Apparecchi idonei alla registrazione analogica o digitale, audio e video e masterizzatori di supporti: 5% del prezzo commerciale;
  • Televisori aventi funzione di registrazione: compenso fisso di 4,00 euro.

Per gli apparecchi monofunzionali o polifunzionali con memoria o hard disk fissi è dovuto  il solo  compenso  per  copia  privata commisurato alla capacità di registrazione resa dalla memoria o hard disk fissi.

  • 0,09 euro per ogni GB sulle memorie trasferibili;
  • 0,10 euro per ogni GB su chiavette USB superiori a 256 MB;
  • 0,01 euro per ogni GB su hard disk esterni;
  • tariffe crescenti da 3,22 a 32,2 euro, in base alla memoria disponibile, per gli hard disk integrati in "apparecchi multimediali" o "analoghi" (da 1 GB a 400 GB e oltre);
  • da 0,64 a 12,88 euro per i lettori MP3 (da 128 MB a 20 GB e oltre);
  • da 4,51 a 14,81 euro per dispositivi utili alla riproduzione di contenuti su TV o Hi-Fi (da 80 GB a 400 GB e oltre);
  • 0,50 euro per telefonini;
  • da 3 a 5,2 euro per smartphone in base alla memoria prevista (da 8 GB a 32 GB)

Manca un unico dettaglio all'intera vicenda: le aziende applicheranno l'IVA del 22% ai rincari dell'equo compenso? Se dovesse accadere in alcuni casi avremmo balzelli più alti del 700% rispetto al passato.