Tariffe unbundling corrette, Telecom ancora favorita

L'Authority per le Comunicazioni ha limato le tariffe per l'unbundling come richiesto dalla UE, ma gli operatori alternativi continuano a essere sul piede di guerra. Telecom Italia ne esce penalizzata secondo il suo amministratore delegato.

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a cura di Dario D'Elia

Le tariffe italiane per l'unbundling, il bitstream e wholesale line rental (Wlr) sono state corrette dall'Authority per le Comunicazioni, nel (presunto) rispetto delle osservazioni UE. Gli operatori alternativi a Telecom Italia stando alle cifre pagheranno qualcosa di meno per il "noleggio" della rete, ma in verità la sostanza non cambia. AGCOM ha mantenuto a 8,70 euro la tariffa 2010 e previsto 9,02 euro (prima erano 9,14 euro) e 9,28 euro (erano 9,48 euro) rispettivamente per il 2011 e 2012.

"I valori delle nuove tariffe tengono conto delle osservazioni della Commissione europea ricevute il 21 ottobre", si legge nel comunicato AGCOM. In ogni caso gli aumenti futuri "saranno soggetti a una puntuale verifica dell'Agcom nel caso di miglioramento di alcuni indicatori di qualità della rete".

"Sono molto sorpreso dalla decisione dell'Agcom. Siamo penalizzati, ma l'Agcom ha deciso in modo tempestivo ponendo fine a polemiche strumentali", ha tuonato (ma forse era un tappo di champagne, NdR) l'AD di Telecom, Franco Bernabè. "I risultati sono stati cambiati non per ragioni tecniche, ma di altra natura. Ora i parametri adottati dovranno valere per tutti".

Ovviamente gli altri operatori non hanno gradito. "L'Agcom ha ignorato del tutto gli elementi forniti dagli operatori alternativi, favorendo l'operatore dominante sul mercato e rafforzandolo ulteriormente. Gli operatori alternativi si riservano, pertanto, di avviare le opportune azioni nelle sedi competenti conosciute le motivazioni del provvedimento adottato", si legge nella nota congiunta.

Non resta che la fantasia per andare oltre questo muro

AGCOM non vuole capire, e basta leggere la lettera spedita dalla Commissione Europea per comprendere che qualcosa non torna. Oltre ai costi di manutenzione da ricalibrare si parla di servizi ULL già regolamentati. "AGCOM utilizza una quota percentuale derivata dall'offerta di riferimento di TI per la fornitura di servizi ULL già regolamentati. Tale quota percentuale si basa sui costi effettivi sostenuti dalla divisione wholesale di TI", si legge nel documento.

"La Commissione desidera far osservare che il ricorso ai costi commerciali effettivamente sostenuti da TI comporta il rischio di introdurre inefficienze nel modello BU-LRIC (riflette i costi sostenuti da un operatore efficiente che gestisce una rete in rame di nuova costruzione in un mercato competitivo). A tal proposito non è chiaro perché TI dovrebbe avere l'incentivo a organizzare la propria divisione wholesale in maniera tale da minimizzarne i suoi costi wholesale, se comunque tali inefficienze saranno compensate dai clienti all'ingrosso (tra i quali sono compresi il ramo al dettaglio di TI e gli operatori alternativi), mediante tariffe regolamentate che coprono il costo di tali inefficienze".

Per quanto queste parole possano sembrare criptiche vi è una passaggio finale nel documento UE che ristabilisce i confini della realtà.

"La Commissione rileva che nel progetto di provvedimento AGCOM non ha quantificato gli indicatori qualitativi proposti per TI, per esempio in termini di livelli, fasi critiche o scadenze da rispettare. In assenza di una simile quantificazione, la condizionalità proposta non può funzionare".

"Sebbene la Commissione riconosca l'intenzione di AGCOM di specificare nel dettaglio i requisiti di qualità mediante un'apposita decisione, quest'ultima potrebbe rivelarsi tardiva. In effetti la relazione di AGCOM sulla conformità di TI per quanto attiene alle condizioni qualitative inerenti al primo aumento dei prezzi (applicabile a partire dal 1° gennaio 2011) deve essere presentata entro 30 giorni dall'adozione del presente progetto di provvedimento. Date queste premesse, appare inverosimile che una nuova decisione volta a quantificare gli indicatori qualitativi potrà essere adottata prima del previsto adeguamento tariffario…".