Tassa SIAE, Apple aumenta i prezzi e Franceschini protesta

Nonostante le assicurazioni del Governo, l'equo compenso comincia ad avere ripercussioni sui prezzi finali dei prodotti digitali. Apple ha già ritoccato i listini e Microsoft ci sta pensando. Il ministro Franceschini dice che la Mela ce l'ha solo con gli italiani.

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a cura di Pino Bruno

Apple è proprio birichina e ce l'ha con l'Italia, ci fa intendere con un tweet il ministro per i beni culturali, Dario Franceschini: "iPhone5S16GB: Francia 709€ (copia privata 8€) Germania 699 (cp 36€) Italia ora 732 (cp 4€). Apple fa pagare cp solo ai suoi clienti italiani".

Quel "cp" sta per copia privata, ovvero l'eufemismo adottato per giustificare la tassa SIAE. Qualche giorno fa avevamo giudicato l'equo compenso anacronistico, oltre che dannoso. Ci era stato risposto che mai e poi mai la tassa sarebbe ricaduta sui consumatori. Oggi Apple smentisce tutti e presenta i nuovi listini adeguati alle rinnovate tariffe per la copia privata.

Tutti gli altri seguiranno l'esempio della Mela, dal più grande al più piccolo, per la gioia delle disastrate casse del carrozzone SIAE (il debito netto al 31 dicembre 2013 era di 686 milioni di euro). Microsoft, ad esempio, oggi ha annunciato per agosto l'arrivo del nuovo Nokia Lumia 530 ma non sa ancora se accollarsi o meno l'equo compenso, per non superare la soglia (marketing) dei 100 euro.

Confindustria digitale, che si è sempre opposta al decreto, stima che il rincaro permetterà a SIAE di passare dagli attuali 63 milioni di euro ad oltre 150 milioni annui.

Insomma, si tratta di circa 90 milioni di euro incassati senza alcuna fatica, tutti a carico degli acquirenti italiani. E sarà gioco facile perché, come abbiamo scritto l'altro ieri, all'italiano puoi togliere di tutto, ma non i dispositivi tecnologici. Cosa succederà? Gli utenti più avvezzi all'acquisto online compreranno nei paesi europei in cui i prodotti sono meno tassati. 

I sindacati SIAE parlano di "provocatoria iniziativa" da parte di Apple Italia, ma l'unica provocazione ci sembra proprio l'anacronistico e ingiustificato aumento dell'equo compenso per copia privata. D'altronde perché meravigliarsi se "Apple fa pagare cp solo ai suoi clienti italiani"? L'avesse fatto in Francia avrebbero già assaltato la Bastiglia.