TDK dice addio alla produzione di Blu-Ray: non si fanno soldi

La giapponese TDK ha varato un piano di ristrutturazione che entro il marzo 2014 si concretizzerà con la dismissione del business dei dischi Blu-Ray. Produrli non porta grandi profitti, via libera a investimenti in altre aree.

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a cura di Manolo De Agostini

TDK Corporation, nota società giapponese, ha annunciato di voler uscire dal mercato della produzione di dischi Blu-Ray entro marzo del 2014. La misura, ancora da perfezionare, rientra in un piano di ristrutturazione che dovrebbe migliorare la posizione finanziaria dell'azienda.

Il gruppo nipponico sta pensando di vendere l'intera divisione che si occupa della produzione di dischi ottici, oppure di uscire dal business dei Blu-Ray, diventati ormai un prodotto con margini di profitto molto risicati. Il piano di TDK per il futuro è quello di focalizzarsi sul "mercato dei componenti passivi, testine per hard disk e batterie ricaricabili".

La decisione dell'azienda nipponica rappresenta un duro colpo per questo supporto, dato che TDK è sempre stata in prima linea nello sviluppo della tecnologia, offrendo sia soluzioni BDXL multi-strato da 100 GB, ma realizzando anche una soluzione con 32 strati (da 32 GB) in grado di contenere 1 TB (circa) di dati.

Non si tratta della fine del formato Blu-Ray, usato oggi non solo dall'industria cinematografica, ma anche da Sony con la sua PS3, e in futuro anche dalla PS4 e probabilmente dalla prossima Xbox di Microsoft. Di certo non è un segnale di vitalità per il Blu-Ray, schiacciato dal cloud computing oltre che dagli altri sistemi di archiviazione tradizionali, come hard disk e chiavette USB.