Tecnologie italiane delle stazioni meteo

Intervista con Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma reponsabile del calcolo delle previsioni meteo dell'Isola del Giglio. Molte le tecnologie italiane in campo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

A questo strumenti si affiancano quelli tradizionali: due stazioni meteo, di cui "una al porto di fronte alla Costa Concordia, e una nella parte più alta dell'Isola del Giglio (Giglio Castello), che rileva eventuali differenze rispetto a quella in basso del vento, della pressione e di altre informazioni. Entrambe sono state realizzate da aziende italiane: la stazione meteo al porto è fatta da SIAP, quella al Giglio Castello è opera di IBIMET del CNR, e ha il vanto di unire sensori di ditte diverse realizzando una postazione all'avanguardia".

Le operazioni sono iniziate

Ci sono poi il classico Meteosat e la connessione con altre stazioni della Regione Toscana che permettono di valutare nel complesso l'evoluzione della situazione.

"Il Previsore - spiega Gozzini - ha sotto gli occhi costantemente tutti i dati contemporaneamente. Il confronto dei dati consente di capire immediatamente se uno degli strumenti rileva informazioni sbagliate e di provvedere". Una curiosità che ci ha svelato il professor Gozzini è che nonostante il dispiego tecnologico, c'è una sola persona fissa addetta al controllo meteo nella Salvage Room, che ogni 15 giorni si dà il cambio con i colleghi. Si tratta di un tecnico a 360 gradi, che in caso di guasti alle strumentazioni interviene anche per la riparazione, come sta avvenendo questa mattina dopo che il temporale di questa notte ha messo fuori uso la stazione meteo del Giglio Castello.

L'altra curiosità è che oggi è la giornata clou in cui tutti gli occhi sono puntati sull'Isola del Giglio e sul recupero del relitto della Costa Concordia, ma gli esperti del Consorzio Lamma sono sul posto da 300 giorni per consentire la programmazione e la gestione dei principali interventi finora realizzati dal Consorzio Titan-Micoperi, e resteranno lì fino a marzo-aprile, quando tutto sarà concluso: altro che 48 ore!