Telecom: diamoci da fare, non basta l'idea per una startup

Working Capital Accelerator inaugura la sede di Milano. Si tratta di un programma per il sostegno e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali basate sull'innovazione digitale. 25mila euro per trasformare un'idea in un progetto di business.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia, ieri a Milano, ha inaugurato un nuovo spazio di accelerazione d'impresa dedicato ai talenti di Working Capital, il programma che dal 2009 sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali basate sull'innovazione digitale.

Il Working Capital Accelerator di Milano, situato in via Rombon 48, è gestito in collaborazione con il fondo venture capital Dpixel. Gli startupper potranno far crescere le proprie idee di impresa assistiti da un team di investitori, imprenditori e innovatori che li accompagneranno in un percorso di accelerazione della durata di tre mesi, con l'obiettivo di trasformare idee promettenti in veri e propri progetti di business.

L'iniziativa, a sostegno e ampliamento dell'ecosistema digitale, è stata avviata con decisione già da diversi anni e con contributi esterni provenienti da H-Farm di Riccardo Donadon e da Nana Bianca di Paolo Barberis, come ha sottolineato il Project Leader di Working Capital Salvo Mizzi.

Working Capital Accelerator 

"Il nuovo spazio di Milano, che ospiterà anche eventi e meeting formativi organizzati in collaborazione con Università e partner locali, rappresenta uno luogo di incontro e innovazione messo a disposizione della comunità territoriale e una concreta opportunità di sviluppo radicata nel Nord Italia", sottolinea la nota ufficiale Telecom.

Si partirà con 15 idee e poi altrettante 15, distribuite nei prossimi mesi, per dare respiro e la giusta attenzione a tutti i progetti selezionati. È importante, nel contesto di startup tanto in hype in questo momento, fornire non solo i giusti strumenti per l'avvio ma anche supportare il vero processo di crescita che ad oggi non ha avuto ancora la giusta attenzione.

L'analisi di Gianluca Dettori è stata di critica costruttiva quando ha sottolineato con fermezza che in Italia non esistono le "Big" e che sarebbe ora di riuscire a realizzarne qualcuna. Proprio adesso che il tessuto innovativo e l'ecosistema digitale stanno acquistando il giusto peso e una direzione molto convinta.

L'esempio, portato ieri durante la conferenza di presentazione di #WCAMP, è quello del crowdfunding. Un'attività che sta muovendo i primi passi anche in Italia e che potrà sostenere, anche in stretta collaborazione con Telecom Italia e il programma di Working Capital Accelerator, la crescita delle nuove imprese innovative che usciranno dal percorso di affiancamento e incubazione.

Da rilevare che le precedenti aperture a Roma e Catania sono state anche occasione di presentazione dell'accordo stipulato con GroupM, holding media del gruppo WPP. Questo vuol dire che le startup vincitrici del Working Capital avranno ampia visibilità attraverso l’assegnazione di spazi di comunicazione sui principali circuiti pubblicitari.

#WCAP 2013

"L'edizione 2013 di Working Capital mette a disposizione di aspiranti giovani startupper 30 Grant d'impresa del valore di 25.000 euro ciascuno per progetti in ambito Internet, Digital Life, Mobile Evolution e Green", ricorda la nota dell'azienda.

Il claim del Woking Capital Accelerator è "Make". Bisogna fare, fare e ancora fare: su questo in Italia c'è un bisogno assoluto di cambiare mentalità, smettere di lamentarsi, rimboccarsi le maniche e pensare che l'unica cosa che fa la differenza tra una insuccesso e una grande conquista è solamente la trasformazione di un'idea in qualcosa di realmente tangibile.

E in questa ottica il nuovo Acceleratore di Telecom non può che portare esperienza e competenze ad aziende che in Italia devono fare. E anche tanto. Per recuperare un gap tecnologico, culturale e sistemico che il nostro paese ha accumulato in tutti questi anni.

All'evento sono intervenuti Salvo Mizzi, responsabile Progetto Working Capital di Telecom Italia e Gianluca Dettori, fondatore e presidente di Dpixel, oltre a numerosi mentor, innovatori e startupper come Paolo Barberis (Fondatore di Dada), Andrea di Camillo (fondatore di Boox), Davide Dattoli (Fondatore di Talent Garden), Dario Giudici (fondatore di SiamoSoci) e Massimo Beduschi (CEO di GroupM).