Telecom dice sì al patto della fibra ma mette i paletti

La Cassa Depositi e Prestiti si è detta disponibile a co-finanziare un progetto di sviluppo per la fibra con Telecom Italia. L'unico paletto è legato all'architettura: solo il Fiber-to-home consente la libera competizione. Telecom pare disponibile, ma solo dove le sarà più conveniente.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia e la Cassa Depositi e Prestiti hanno avviato finalmente un dialogo sullo sviluppo della fibra in Italia. Ieri, durante il convegno romano di Business International "Verso il piano Digitalia 2012", il presidente di CDP Franco Bassanini ha lanciato il sasso senza nascondere la mano. La questione è semplice: se Telecom intende investire nella rete in fibra ottica delle aree a maggior traffico (quella ad alta redditività, NdR.) ''non c'è dubbio che, se richiesti, c'è la disponibilità da parte di CDP a partecipare al finanziamento di questo investimento con una soluzione variamente costruita da un punto di vista dell'architettura societaria e finanziaria".

In pratica Telecom deve decidere se vuole partecipare al progetto di sviluppo firmato Metroweb-CDP (Il Governo punta 200 milioni sulla fibra ottica di Metroweb) oppure andare per la propria strada e puntare sullo scontro tra reti. "Altrimenti è opportuno che questo investimento lo faccia qualcun altro, restando aperti a tutte le forme di collaborazione sempre nell'ottica di quello che serve al Paese", ha proseguito Bassanini.

I primi convenevoli

L'amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano, ha accolto l'invito è risposto che vi sarà piena collaborazione nelle aree in cui è possibile, ovvero quelle ad alta redditività dove si presume una sufficiente richiesta. Già, ma mentre Bassanini ha fatto esplicito riferimento all'architettura Fiber-to-home, Telecom Italia vorrebbe continuare con il Fiber-to-the-cabinet e il vectoring su VDSL2 - cioè una tecnologia che consente di raggiungere i 50 Mbps su rame alla massima distanza di 800 metri, e i 100 Mbps sui 400 metri.

Detto in parole semplici: il nuovo che avanza vuole un mercato competitivo per un ritorno di investimento sicuro perché "CDP è considerabile un soggetto privato", come dice Bassanini; l'incumbent invece ha timore di concedere troppo spazio alla concorrenza. Tutti sanno ad esempio che con il vectoring su VDSL2 l'accesso degli altri operatori è piuttosto condizionato. Ecco perché in molti si domandano per quale motivo non si possa usare solo nelle zone a bassa redditività.

Per altro Telecom sta pensando di usare gli "armadi" raggiunti dalla fibra anche per fornire banda alle micro celle per l'LTE. "Basterà una piccola deviazione del cavo per arrivare dall'armadio all'antenna", ha sottolineato Patuano.

Già, ma tutti gli italiani in digital divide? Robero Sambuco, direttore del dipartimento comunicazioni del ministero allo Sviluppo economico, non ha dubbi che sarà risolto anche quel problema. Nel decreto Digitalia che è previsto per l'estate saranno previste misure per agevolare scavi e cablaggi con tanto di catasto del sottosuolo. Sarà "sempre più marginale il ruolo della PA nelle autorizzazioni per gli scavi". E sotto il punto di vista finanziario la copertura sarà assicurata dalle risorse europee Fesr e Connecting europe.