Telecom e Metroweb si sfidano sulla fibra: concorrenza?

Telecom Italia ironizza sul progetto Metroweb legato alla fibra milanese, ma dopo pochi istanti arriva la dura risposta. L'AD Alberto Trondoli conferma i prossimi collegamenti su Genova, Bologna, Torino, Brescia, Padova e Como. È iniziata l'era della concorrenza.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia e Metroweb fanno finalmente scintille sulla fibra: lo sviluppo ultra-broadband italiano non potrà che giovarne. Ieri Marco Patuano, AD di Telecom Italia, in occasione di una premiazione a Roma ha lanciato una frecciata ai concorrenti. "Noi non ci limitiamo a Milano. Abbiamo un progetto con un numero importante di città, entro il 2013-2014 raggiungeremo 100 città in banda larga, con tecnologia mista Fibre to the Cabinet e Fibre to the Home. I nostri obiettivi non sono una città, sono molto più grandi". Evidente il riferimento al progetto Metroweb, che ha nel capoluogo lombardo la testa di ponte per la sua campagna di sviluppo.

"Metroweb è partita da Milano per portare la fibra ottica in 30 città italiane", ha risposto dopo poche ore l'AD Alberto Trondoli. "A breve si avvieranno i collegamenti a Genova, Bologna, Torino, Brescia, Padova e Como. Saranno collegamenti in fibra ottica nuova e non in rame obsoleto. Se i cittadini italiani vorranno usare il web in tutte le sue potenzialità (ivi compresa la TV) lo potranno fare solo con la fibra ottica ed allo stesso prezzo dell'attuale rame di Telecom Italia''.

Che la sfida abbia inizio

Telecom Italia effettivamente non dove aver gradito il tradimento di Vodafone e Wind su Milano, a dimostrazione che un conto sono le parole e un conto la realtà dei fatti. Se davvero Metroweb riuscirà a offrire la sua fibra all'ingrosso allo stesso prezzo del rame per l'ex monopolista lo scenario si farà davvero duro.

Le due architetture Fttc e Ftth, ovvero con la fibra direttamente in casa o solo agli armadi di zona, forniscono sulla carta prestazioni potenziali completamente diverse. Teoricamente si parla rispettivamente di 30/50 Megabit e 100 Megabit. Il problema è che nel primo caso bisogna considerare la distanza delle cabine dagli appartamenti, nonché la condizione delle reti in rame, nel secondo caso c'è solo fibra - quindi il massimo delle performance ottenibili.

A Pescara proprio in questi giorni è partito ad esempio il progetto Telecom che dovrebbe consentire entro in un anno l'attivazione dei servizi a banda ultralarga da 30 Megabit (max 60/80 Megabit, dice l'azienda). Si parla della posa di circa 120 Km di fibra ottica per collegare 390 armadi stradali dotati di elettronica di nuova generazione. Il tutto per raggiungere circa 75 mila cittadini e circa 7 mila utenze business.

Questo esperimento conferma che probabilmente Telecom sarà in grado di battere sul tempo l'avversaria, se non altro perché gode già di una rete cablata di 4 milioni di km contro una decina di migliaia di km (considerate le prossime acquisizioni) dell'avversaria. Però è anche vero che l'incumbent deve ancora risolvere una serie di problemi con l'AGCOM per i prezzi all'ingrosso. Senza contare le questioni finanziarie, la bolla Sawiris e il progetto di scorporo della rete.

Metroweb ha mani più libere senza dubbio e fondamentalmente propone una strategia di stampo europeo. Portata la fibra in casa saremmo finalmente al pari degli altri paesi.

In ogni caso la buona notizia è che si respira aria di concorrenza. Però non facciamoci illusioni: le connessioni in fibra inizialmente (per i consumatori) saranno carissime.