Telecom Italia fibra in casa? Ha detto 500, ora dice 700 milioni di euro

Telecom Italia ha alzato la soglia di investimento per portare la fibra in 40 città: si parla di 650/700 milioni di euro.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia aveva preventivato un investimento di 500 milioni di euro per portare la fibra negli appartamenti delle città più importanti? Adesso rilancia e corregge il tiro a 650/700 milioni di euro, a dimostrazione che concorrenza e un po' di spregiudicatezza governativa - vedi ENEL - fanno bene al settore.

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"Abbiamo allocato una prima linea di budget definendola in 500 milioni", ha dichiarato l'AD Marco Patuano durante l'ultima assemblea soci. "Stiamo approfondendo in modo dettagliato le componenti tecniche e di scopo per il progetto relativo a 40 città, ma vediamo che adottando una serie di soluzioni tecniche usando la fibra in facciata (degli edifici, NdR.) abbiamo la possibilità di ridurre il costo unitario. L'investimento totale sarà di 650-700 milioni per coprire le 40 città secondo il piano fino a 2017".

Nel frattempo si è consumata anche una piccola querelle a distanza tra Patuano e Bassanini, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti nonché Metroweb, sulla valutazione della rete in rame. Punzecchiature di ordinaria amministrazione.

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Ad ogni modo Patuano ha ribadito l'impegno di Telecom Italia come gestore della rete nazionale. "Parteciperemo perciò alle iniziative che il decisore pubblico deciderà di finanziare, mettendo a disposizione del Paese l'enorme patrimonio di competenze ingegneristiche e gestionali di cui l'azienda dispone", ha sottolineato.

"Il Governo sta giocando un ruolo fortemente propulsivo che apprezziamo e condividiamo, con ciò auspicando che al più presto possano essere messi in opera i nuovi strumenti di sostegno necessari per ampliare la già significativa copertura del territorio che gli operatori privati, e in primis Telecom Italia, prevedono di attuare nei prossimi anni".

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Al solito il tema caldo è quello delle regole chiare per stimolare l'aumento degli investimenti. Il presidente Giuseppe Recchi vede nell'azienda ancora la soluzione per affrontare il ritardo digitale del Paese, forte dell'investimento di 3 miliardi di euro previsto per il triennio 2015-2017. L'obiettivo com'è risaputo è di raggiungere con la banda ultralarga il 75% della popolazione, con la 4G il 95%.

L'unica discriminante è che la strada da battere per la maggior parte del Paese è il fiber to the cabinet, sostenibile anche sotto il profilo economico. Per quanto riguarda invece la cosiddetta società della Rete insieme ad altri operatori il dialogo è possibile, fermo restando il fatto che l'azienda non può tradire il mandato dei suoi azionisti.