Telecom Italia ha approvato lo scorporo della rete

Telecom Italia ha detto sì allo scorporo della rete dai servizi. Oggi il Consiglio di Amministrazione dell'azienda ha dato mandato per la comunicazione ufficiale del progetto all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

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a cura di Dario D'Elia

Oggi il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha approvato il progetto di societarizzazione della rete di accesso. In pratica lo scorporo della rete dai servizi ha avuto l'ok del gruppo dirigente. Il primo passo si esplicherà con la comunicazione del progetto all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Dopodiché si attenderà la valutazione degli effetti sulla regolamentazione vigente.

"Nella nuova società confluiranno attività e risorse relative allo sviluppo e alla gestione della rete di accesso passiva, sia in rame sia in fibra, nonché alla componente attiva della fibra rappresentata da OLT (Optical Line Termination)  e Cabinet", si legge nella nota ufficiale.

In pratica l'idea è quella di creare una società su cui far confluire le infrastrutture (rame e fibra). La Cassa Depositi e Prestiti dovrebbe entrarvi con un investimento di diversi miliardi di euro, acquisendone una quota di minoranza. La stessa possibilità potrebbe essere offerta agli altri operatori italiani.

Telecom Italia

"Il nuovo soggetto garantirà a tutti gli operatori (Operatori alternativi e Telecom Italia) l'accesso alla rete fissa, applicando il modello di parità di trattamento denominato a livello europeo di Equivalence of Input (EoI)", prosegue la nota.

La newco, che si chiamerà OPAC, offrirà a tutti gli operatori l'Unbundling del Local Loop (ULL) e il Virtual Unbundling Local Access (VULA) per le reti di nuova generazione basate su architetture FTTCab e FTTH.

"Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di dare mandato al management di adempiere alle formalità previste dall’articolo 50 ter del decreto legislativo 1° Agosto 2003, n.259 (Codice delle Comunicazioni Elettroniche) in materia di separazione volontaria da parte di una impresa verticalmente integrata", conclude il comunicato.

Nelle prossime settimane potrebbero concretizzarsi cambiamenti del progetto, anche alla luce delle risultanze che emergeranno dalla valutazione dell'Autorità. Il Consiglio di amministrazione ha altresì ribadito il mandato al management (già formalizzato in data 6 Dicembre 2012) affinché proseguano i contatti in corso con la Cassa Depositi e Prestiti per un eventuale suo ingresso nel capitale della società della rete di accesso.