Telecom Italia si oppone allo scorporo della rete

L'ex-monopolista non "vede condizioni per un'imposizione" sulla rete.

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a cura di Dario D'Elia

Continua la querelle mediatica fra UE, l'Autority delle TLC e Telecom Italia. Dopo la presa di posizione di stampo europeista di Corrado Calabrò, Presidente dell'Agcom, ecco subito arrivare la secca risposta dell'ex-monopolista delle Telecomunicazioni.

"Siamo convinti che in Italia non esistano quelle condizioni di eccezionalità che possono permettere l'imposizione della separazione funzionale della rete", ha dichiarato il Presidente di Telecom Italia, Pasquale Pistorio, secondo fonti Reuters. "Non vediamo condizioni per un'imposizione".

Per Pistorio le 2,8 milioni di linee in unbundling – ovvero sganciate nell'ultimo miglio – sarebbero la dimostrazione dell'adeguato livello concorrenziale italiano. Un dato che segue la Germania, ma che supera Francia e Gran Bretagna. "Ci siamo sempre dichiarati aperti al dialogo (con l'autorità) per arrivare ad altre forme di organizzazione", ha aggiunto Pistorio.

A questo punto Telecom Italia sembra aver già avviato la trattativa… in stile tipicamente italiano.