Telecom Italia, un canone da 60 milioni di euro

L'aumento del canone mensile residenziale avvallato dall'Agcom si farà sentire sui costi annuali

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a cura di Dario D'Elia

L'aumento del canone di Telecom Italia sui servizi residenziali costerà all'industria delle telecomunicazioni circa 60 milioni di euro. L'Agcom ha consentito al vecchio monopolista di incrementare, da febbraio, il canone mensile residenziale di 1,51 euro e, da marzo, il canone mensile dell'ultimo miglio (Unbundling local loop) di 0,85 centesimi di euro. Una piccola correzione, insomma, che graverà per milioni di euro sui provider, e di conseguenza sugli utenti finali.

Unica mosca bianca: Infostrada. L'operatore residenziale di Wind ha deciso infatti di non alzare le tariffe anche se ha previsto un aggravio del costi annuali pari a circa 10 milioni di euro. "Nonostante questi maggiori costi abbiamo deciso di non alzare i prezzi delle tariffe né ai clienti finali né a quelli nuovi", ha dichiarato Fabrizio Bona, direttore commerciale di Wind, a La Stampa.

"Le perfomance dello scorso anno confermano Infostrada come primo operatore alternativo sul mercato con circa 2,6 milioni di clienti voce di cui 1,77 milioni in accesso diretto sulla propria rete con i migliori risultati nel mercato Adsl e consentono, grazie anche alla significativa penetrazione della banda larga, alla divisione fisso di Wind di produrre cassa in un mercato molto difficile per gli operatori alternativi".