Telecom le vuole suonare a Enel, appuntamento a Bruxelles

Telecom Italia ha deciso di affrontare ENEL a muso duro. Si rivolgerà probabilmente alle Authority di Bruxelles e Roma per ottenere risposte sul tema delle asimmetrie regolamentari.

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a cura di Dario D'Elia

Nel giorno dell'anniversario di Miles Davis, ieri Telecom Italia avrebbe dovuto mettere sul piatto "Kind of blue" e abbandonarsi alla malinconia per la sconfitta su Metroweb. Invece il presidente Giuseppe Recchi e l'amministratore delegato Flavio Cattaneo hanno sfoderato "Bitches Brew", il calderone di streghe, la genesi del fusion che mischia jazz e rock. Hanno annunciato che la stagione delle asimmetrie regolamentari è terminata.

Secondo indiscrezioni Telecom starebbe valutando l'opportunità di rivolgersi all'Authority europea per avere riscontro sul rispetto delle condizioni di equa competizione. Non di meno, vorrebbe avviare un dialogo formale con l'AGCOM per aggiornare le norme sulla banda larga in vista dell'arrivo di ENEL nel settore.

miles davis

In effetti anche agli osservatori più neutrali appare chiaro che l'entrata del colosso energetico nel settore TLC rimescola un po' le carte, quindi la richiesta di monitoraggio, analisi ed eventuali provvedimenti non appare balzana.

Ad esempio in Irlanda la società elettrica ESB (Electricity Supply Board), che ha deciso di sfruttare le sue infrastrutture per la fibra analogamente a Enel con una partnership con Vodafone, ha promesso all'ente regolatore nazionale di ridurre le tariffe. In qualità di concessionario della rete di distribuzione se impiega l'assett per altri compiti dovrebbe condividere con la clientela gli eventuali benefici economici. Ora, il parallelo tra Italia e Irlanda è complicato sotto il profilo regolamentare, ma quando Enel Open Fiber parteciperà ai bandi pubblici Infratel per le aree a fallimento di mercato il tema non potrà sottrarsi alle valutazioni delle Authority.

Telecom non a caso sostiene che la cosiddetta Rab (remunerazione in bolletta della rete elettrica) dovrebbe essere rivista. "TIM non ha la Rab ed è lecito che quando ne parla si possa sbagliare. Non conosce la materia e l’Autorità ha spiegato chiaramente la cosa", ha risposto l'AD di ENEL Francesco Starace.

Francesco Starace
AD Francesco Starace di ENEL

"Mi lascia un po' perplesso che Enel non ci abbia definito esperti nel Rab, un commento fatto a chi è stato 12 anni in General Electric e 3 in Eni", ha risposto il presidente Recchi. "Non so quanto tempo sia stato all'Enel e quanto si sia occupato di TLC. Quello che importa è che oggi abbiamo in Italia i prezzi più cari d'Europa nell'energia. Se facessi quel mestiere mi preoccuperei di come far pagare meno l'energia alle imprese italiane".

Ieri infine la giornata si è chiusa con dichiarazioni forti in relazione al futuro. "Telecom Italia è pronta a investire quanto dovevamo investire per Metroweb nella tecnologia del 5G, che davvero mette il paese verso il futuro", ha dichiarato l'AD Cattaneo.  "Non rinunciamo alla leadership sul settore. Dopo di che se c'è qualcuno che vuole fare il nostro mestiere c'è libertà. Ma questo non ci impedisce di andare avanti".

Il tema è quello delle nuove frequenze 700Mhz, che dovrebbero essere sottratte alle televisioni e fornite all'industria TLC – come ha già indicato Bruxelles. "Noi siamo pronti anche se fosse prima del 2020, ma devono essere pronti tutti. "È una scelta governativa e se il Governo ha bisogno di soldi metta subito le frequenze a disposizione degli operatori".

Kinde of Blue - Miles Davis Kinde of Blue - Miles Davis
  

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