Telecom, vendesi compagnia e lezioni di tango

Telecom Italia ha deciso di liberarsi della quota che possiede in Telecom Argentina, probabilmente per ragioni non legate alla finanza aziendale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Telecom Italia ha messo in vendita il suo ramo argentino, tramite la cessione del 50% di Sofora, azienda che a sua volta controlla l'impresa sudamericana.  Lo fa sapere "La Nación", che specifica come il gruppo italiano avrebbe dato mandato al gruppo Credit Suisse First Boston di occuparsi della questione.

Non mancherebbero i compratori, tra i quali espressioni di realtà nazionali, come il gruppo editoriale Clarín, che pubblica l'omonimo quotidiano. 

Telecom Argentina, però, fattura circa 330 milioni di dollari l'anno, controlla la metà della telefonia fissa e circa il 30% di quella mobile, e non ha praticamente debiti. Vista così, non sembra proprio una cosa di cui liberarsi.

Perché vendere? A occhio, sembra piuttosto una rinuncia, dopo i numerosi tentativi fatti da Telecom Italia per accaparrarsi anche l'altro 50%, mai andati a buon fine.  Secondo il giornale argentino, però, quest'operazione ha anche altri significati, poco legati a questioni finanziarie.

Da una parte è un eccezionale spot elettorale per l'attuale presidente Kirchner, in vista delle elezioni del prossimo 28 giugno. Dall'altra, invece, Telecom si scrolla di dosso problemi legali che sembrano insormontabili: sull'azienda, infatti, pesano accuse di monopolio, legate alla partecipazione della spagnola Telefónica in Telco, che hanno portato l'autorità argentina a proibire i membri italiani del CdA Telecom Argentina di prendere qualsiasi decisione, amputando - di fatto - una parte del CdA stesso.

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