Test 4G TIM on the road: Tom's Hardware al Sud

Giovedì 19 giugno Tom's Hardware è andata in Puglia per testare la 4G Tim. Gli Speedtest a Bari, Monopoli, Brindisi e Lecce hanno confermato prestazioni altissime, con picchi oltre i 50 Mbps.

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a cura di Dario D'Elia

Luoghi comuni e stereotipi sul meridione tecnologicamente arretrato, piagnone e fatalista? Ecco, in Puglia vanno a infrangersi sugli scogli del suo mare cristallino. A cominciare dalla banda larga: digital divide 0,9 per cento. Prima c'è soltanto la Lombardia con lo 0,6% (dati Osservatorio Between). Ne abbiamo avuto un riscontro concreto giovedì 19 giugno, quando abbiamo fatto un test on the road della 4G di TIM. Tappe a Bari, Monopoli, Brindisi e Lecce. Il risultato? Tante eccellenze, che si aggiungono ai primati consolidati del mare pulito, dei siti tutelati dall'Unesco e delle pietanze da sballo.

I mezzi speciali Telecom

A maggio dopo il test on the road della 4G TIM a Milano, Monza, Novara e Alba abbiamo pensato immediatamente al Sud. I tecnici Telecom ci avevano raccontato che i Comuni italiani coperti dal segnale ormai sono arrivati a quota 689 e che entro fine anno il 60% della popolazione avrà la 4G. Le nostre rilevazioni SpeedTest di OOKLA hanno confermato tra Lombardia e Piemonte prestazioni in download comprese tra 69 Mbps e 21 Mbps. A spanne siamo sempre stati fra i 30 e 40 Mbps.

Ok, e al di sotto della linea Gustav che succede? La 4G c'è e funziona egregiamente, solo che in più ci sono olivi secolari e mare cristallino. Armati di smartphone, iPad e notebook abbiamo strapazzato le linee attivando i test in ogni luogo. Come se non bastasse abbiamo montato i video realizzati nel tour direttamente in movimento con iMovie e caricato il tutto su YouTube tramite rete mobile - si parla di file da diversi centinaia di GB. Infine non poteva mancare la prova di fruizione del servizio streaming di Sky Online.

Possiamo confermare che la 4G in Puglia ha buone prestazioni sia nei centri che in alcune zone di periferia. Allontanandosi dalle città, percorrendo le statali, abbiamo rilevato attenuazioni del segnale 4G che poi veniva sostituito da 3G o 2G a seconda delle zone. A Bari ci siamo spostati dalla zona stazione, percorrendo Via Sparano, fino alla zona vecchia dove c'è la Basilica di San Nicola. La copertura però si è dimostrata adeguata anche allontanandosi dal centro, presso il Borgo murattiano.

I risultati degli Speedtest

Con SpeedTest abbiamo ottenuto tra i 25 Mbps e 52 Mbps in download, mentre in upload tra i 9 e i 20 Mbps. Il ping ha fluttuato tra i 49 ms e 63 ms. Quest'ultimo dato indica che volendo anche una sessione di gioco online multiplayer è possibile. Per quanto riguarda Sky Online (qui la recensione), nulla da dire: ha sempre funzionato bene senza interruzioni alla massima qualità offerta - risoluzione standard che considerate le dimensioni del tablet è più che sufficiente. 

A Monopoli le prestazioni sono leggermente calate. Abbiamo rilevato 31 Mbps e anche 29 Mbps in download; mentre in upload meno di 10 Mbps, e in un caso anche 3 Mbps. A Brindisi il dato migliore è stato di 43 Mbps in download e 21 Mbps in upload con un ping di 58 ms. Infine a Lecce abbiamo chiuso con un 33 Mbps in download e 2 Mbps in upload.

Complessivamente in download non siamo mai scesi sotto la soglia limite dei 20 Mbps. In upload abbiamo ottenuto dati di diverso tipo: da 3 Mbps a 21 Mbps. Abbiamo scoperto che non solo le condizioni atmosferiche possono condizionare le prestazioni ma soprattutto che la conformazione di piazze e palazzi può influire sui risultati. Nei pressi di vicoli o zone chiuse il downloading degrada. È evidente che la diffusione della 4G è meno capillare rispetto agli altri standard, ma ci hanno assicurato che con il crescere della domanda l'implementazione andrà di pari passo.

Lo sviluppo della rete 4G

Bisogna considerare che lo sviluppo della rete 4G al Sud è iniziato nel 2011; le città principali sono state coperte nel 2012 e ad oggi si sta procedendo con quelle secondarie sopra i 30mila abitanti. Sempre più strategiche anche le località turistiche che soprattutto nel periodo estivo possono anche triplicare le utenze. Non a caso sono stati sviluppati mezzi mobili (2G/3G/4G) carrellati che sono in grado di rispondere a esigenze momentanee. Vengono trasportati con camion e posizionati a tempo determinato in località a rischio di saturazione accessi.

Nei casi di emergenza invece, magari in situazioni di calamità ambientale, Telecom Italia adotta dei veicoli Iveco speciali con gruppo elettrogeno esterno. Insomma una soluzione pensata per far fronte a qualsiasi improvvisa e inaspettata esigenza infrastrutturale.

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"Ad oggi la copertura principale al Sud si concentra in Campania, Sicilia e Puglia. In Calabria i nuclei sono più radi e meno densamente abitati", spiega Giuseppe Marino, responsabile sviluppo della rete mobile per l'Area Sud (Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia e Calabria).

"La linea di progettazione è simile per tutta Italia, quindi prima abbiamo valorizzato le infrastrutture esistenti dov'era possibile aggiornando con apparati hardware. Pochi gli impianti nuovi dedicati all'LTE, ma stiamo già pensando a sviluppi su base micro-cellulare LTE 2.600 MHz per aree specifiche di pregio".

Com'è risaputo per le infrastrutture LTE non si può prescindere dalla connettività in fibra alla base. Nel caso non sia disponibile si sfruttano ponti radio di nuova generazione. Al Sud sono le caratteristiche orografiche del territorio a obbligare a questa scelta. Si pensi ad esempio alla Calabria dove le percentuali di sorgenti in fibra e ponti radio sono rispettivamente del 70% e del 30% - quando nel resto di Italia è normalmente il contrario.

"Le difficoltà maggiori si devono alla presenza di piccoli comuni poco propensi allo sviluppo delle reti mobili. Quindi si hanno problemi a livello di autorizzazioni. Nei grandi centri le cose sono diverse, poiché vi sono sinergie (co-location) anche con gli altri operatori", puntualizza Francesco Manzo, responsabile ottimizzazione e dati Area Sud.

A volte è la sovrintendenza che si mette di mezzo e per non creare problemi di impatto ambientale Telecom si è inventata un paio di escamotage. Ecco quindi l'antenna travestita da albero e soprattutto i finti camini sui tetti degli edifici ne nascondono apparecchiature radianti.

Uomini, terra e tecnologia

Antonio Alloggio, progettazione impianti rete TIM per la provincia di Taranto, spiega che non basta immaginare una infrastruttura sulla carta, bisogna sempre andare sul campo a verificare. Giuseppe, Francesco e Antonio sono sempre in movimento sul territorio. Passi una giornata al loro fianco è scopri che l'azienda, spesso al centro di dibattitto nazionale e magari anche criticata, è fatta di appassionati ingegneri o tecnici che fanno della risoluzione del problema il loro pane quotidiano.

Uomini che hanno studiato al Sud, magari al Politecnico di Bari, e che poi una volta entrati in Telecom si sono "consumati le scarpe" per portare la 4G a Monopoli. Un luogo prezioso dove l'economia gira intorno a turismo e pesca. Fai il bagno accanto al Castello medievale di Santo Stefano e magari una volta tornato sulla spiaggia, sotto l'ombrellone guardi svogliatamente un film su Sky Online.

Vero, si può sopravvivere alla mancanza di Internet quando sei in vacanza, ma il futuro di questi luoghi è legato alla tecnologia. Porta la fibra o il wireless mobile e i giovani potranno scegliere il proprio futuro, mentre gli imprenditori potranno far germogliare nuovi progetti. A Monopoli non a caso è nata Blackshape, una piccola azienda che grazie ai fondi regionali sta producendo velivoli leggeri in carbonio. Aerei (ad uso civile) così all'avanguardia che quasi non riescono a star dietro alle richieste di tutto il mondo.

Conoscevano la Puglia per il mare, il cibo e l'ospitalità. Ora vengono per l'industria aerospaziale. E sanno che c'è campo per trasmissioni 4G.