Test di Turing superato: bufala o manipolazione?

L'Intelligenza Artificiale E. Goostman non ha davvero superato il test di Turing.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

"Siamo orgogliosi di affermare che il test di Alan Turing è stato superato per la prima volta sabato scorso", si legge sul comunicato stampa pubblicato dall'Università di Reading tre giorni fa. Ne hanno dato notizia praticamente tutti i mass media, anche Tom's Hardware; torniamo oggi sull'argomento perché alcuni aspetti meritano un chiarimento.

"Nel caso di Eugene il successo è solo parziale", abbiamo scritto il nove giugno scorso, per poi aggiungere che "Futuristi, transumanisti e semplici aficionados della fantascienza non dovrebbero stappare lo champagne […] perché questo successo non ci dice né che sia stata raggiunta la Singolarità né che ci siamo vicini".

È ancora lunga la strada per diventare umano, tieni duro

I dubbi nascono dal fatto che il test di Turing, nella sua definizione del 1950, dovrebbe dirci se un computer è capace di pensare e comportarsi come un essere umano - tanto da essere indistinguibile da una persone vera.

Kevin Warwick ha affermato che sia andata proprio così, ma Eugene Goostman è in realtà un chatbot - magari uno molto sofisticato - non molto diverso da Cleverbot. A mettere i punti sulle i ci ha pensato ancora una volta Paolo Attivissimo, che sul suo blog ha spiegato con dovizia di particolari perché in realtà Eugene non ha superato il test di Turing.

Warwik ha sostanzialmente manipolato il test a proprio vantaggio; una mossa che è relativamente lecita perché il test stesso non è codificato in modo rigido. Le modifiche di Warvik sono tuttavia eccessive e snaturano le fondamenta stesse della prova.

Il lettore più smaliziato avrà senz'altro compreso da solo, dal primo momento, la realtà dei fatti; ma è vero che la stampa mondiale - noi compresi - avrebbe potuto spiegare le cose con più precisione. Avremmo potuto fare di meglio dal primo momento, ma ci siamo evidentemente lasciati trasportare dagli eventi - complice anche la pressione per pubblicare il più presto possibile. Speriamo di aver compensato almeno un po' con questo chiarimento.