Texas Instruments licenzia e dice addio ai Windows RT

I chip OMAP Texas Instruments per smartphone e tablet non saranno più sviluppati. L'azienda abbandona il settore e i suoi clienti, tranne quelli con cui già lavora. Ne pagano il conto 1700 dipendenti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Texas Instruments ha reso ufficiale la decisione di abbandonare il settore degli smartphone e dei tablet, una scelta che porterà l'azienda al conseguente licenziamento di circa 1700 lavoratori. Texas Instruments ora "si concentrerà sui processori OMAP e sulla connettività wireless su un più ampio numero di applicazioni embedded con cicli di vita più lunghi, invece che sul mercato mobile, dove i grandi clienti stanno sviluppando sempre più i propri chip", si legge sul comunicato stampa dell'azienda.

Solo lo scorso gennaio TI ha presentato OMAP 4

Gli attori rimasti nel settore ne approfitteranno, ma forse a goderne più di altri sarà Amazon. È infatti possibile che l'azienda di Jeff Bezos compri da Texas Instruments la divisione che si occupava di SoC per tablet, con l'obiettivo di prodursi in casa quelli usati per la linea Kindle. In ogni caso per il momento TI continuerà a vendere chip OMAP agli attuali clienti - tra cui proprio Amazon - fino a che ci sarà domanda. Lo sviluppo invece si arresterà immediatamente.

Nel futuro dell'azienda c'è quindi qualche incertezza, certificata dall'allontanamento di i 1700 lavoratori, circa il 5% del totale. Texas Instruments prevede di risparmiare così circa 450 milioni di dollari entro la fine del 2013, a fronte di costi immediati pari a circa 325 milioni. I produttori di tablet al momento quindi possono scegliere fra tre soli fornitori per i SoC: Nvidia, Qualcomm e Samsung. 

Tre aziende che forse hanno fatto a TI una concorrenza troppo dura, creando un quadro futuro tutt'altro che entusiasmante. Un concorrente in meno tuttavia si traduce con meno concorrenza tra chi resta, e un aumentato rischio di oligopolio - una situazione che non necessariamente positiva per i consumatori.