THX denuncia Apple per il brevetto sugli altoparlanti

THX ha denunciato Apple per la violazione di un brevetto riguardante gli altoparlanti montati su iPhone, iPad e iMac. La società fondata da George Lucas ne detiene i diritti dal 2008 ma Apple avrebbe a sua volta un brevetto simile sottoposto allo US Patent Office nel 2010.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

THX, la società fondata dal papà di "Star Wars" George Lucas, ha denunciato Apple per violazione di un brevetto riguardante gli altoparlanti montati su iPhone, iPad e iMac. Com'è risaputo THX vanta un sistema di certificazione omonimo che viene applicato a sistemi di riproduzione audiovisiva per decretarne la qualità. Dal 2008 però l'azienda detiene anche un brevetto sugli altoparlanti, per televisori e computer, che è in grado di aumentare la potenza del suono.

Ebbene, è proprio su questa documentazione che si basa la denuncia depositata giovedì scorso presso la corte di San Jose (California). Apple avrebbe adottato la specifica tecnologia su numerosi prodotti causando, secondo i legali di THX, un "danno economico e un male irreparabile". Bloomberg riporta che l'obiettivo è di ottenere dal giudice il blocco delle vendite e una ragionevole royalty, o danni, per ricompensare THX dei profitti perduti.

Il sistema audio incriminato

Nello specifico il brevetto 7.433.483 fa riferimento a "sistemi e configurazioni di altoparlanti dal profilo sottile". In pratica una serie di metodi per migliorare la qualità sonora dei diffusori compatti. Fra i dettagli sostanziali la possibilità di ottenere ottimi risultati anche in presenza di aperture esterne più ristrette della superficie degli stessi altoparlanti integrati.

La nota 438 del brevetto descrive un sistema dove una superficie di riflessione del suono corre parallela con l'unità di emissione e una superficie aggiuntiva crea un ambiente isolato. Il suono di fatto percorre un condotto sottile che è posizionato ad un angolo favorevole per l'emissione.

Nel documento dell'accusa si parla esplicitamente dell'iPhone 4S e 5, nonchè iPad e iMac. Soprattutto per quanto riguardo la linea all-in-one di Apple appare chiara la correlazione con la denuncia: il profillo sottilissimo di emissione sonora sembra un chiaro esempio di quanto si legge nel brevetto THX.

THX

L'unica difesa di Apple è di aver depositato presso l'ente brevetti qualcosa di simile nel lontano 2010, per poi ottenerne la registrazione nel febbraio 2013.

Non resta che attendere l'esito della controversia, ma a questo giro ogni valutazione dovrà confrontarsi con la nuova legge sul brevetto approvata sabato scorso dal Congresso statunitense. Il cosiddetto Leahy-Smith America Invents Act (AIA) prevede il passaggio da un sistema "first to invent" a quello "first inventor to file". In sintesi d'ora in poi conterà chi per primo ha registrato un brevetto invece che chi realmente ha inventato. Ovviamente sono previste delle eccezioni ma la sostanza è quella.

Il concetto di "prior art", ovvero tutto ciò che è già diffuso prima dell'effettiva registrazione del brevetto, continua ad essere mantenuto.