TIM 5G, una rivoluzione che parte dal 4G+ a 700 Mbps

TIM stamani durante il "5G Day" di Torino, presso il centro d'innovazione e sviluppo Open Lab, ha fatto il punto sulla tecnologia mobile del futuro. Ha parlato anche di 4G+ a 700 Mbps.

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a cura di Dario D'Elia

La 5G di TIM è davvero una rivoluzione silenziosa, che inizierà a svelarsi a Torino già a partire dal prossimo autunno. Stamani, presso il centro d'innovazione e sviluppo Open Lab di TIM del capoluogo piemontese, ha avuto luogo il "5G Day", un incontro con i rappresentanti delle istituzioni, autorità e aziende del settore, che ha permesso di fare il punto sulla tecnologia mobile del futuro.

4g+
4G+ a 690 Mbps 

Il percorso è segnato: gli standard internazionali saranno definiti entro la fine del 2017, nel 2018 la 5G sbarcherà progressivamente nei principali centri italiani, nel 2019 si inizierà a parlare di offerte commerciali per l'ambiente consumer e business.

Ma cosa vuol dire realmente 5G? Un passo in avanti nell'evoluzione della tecnologia mobile ma soprattutto una rivoluzione paradigmatica "senza fili" per ogni settore. Ridurre il nuovo standard al solo incremento prestazionale (max teorico oltre 10 Gbps) sarebbe un errore, poiché la chiave di volta è nella sua flessibilità. Di fatto fornire connettività con parametri diversi in relazione alle singole esigenze.

5G

5G

Prestazioni in download, in upload, latenza, sicurezza, richieste energetiche, densità di dispositivi coperti possono variare a seconda dei servizi. Ebbene, le cosiddette small cell - le piccole antenne che si occuperanno della copertura del segnale - saranno in grado di profilare il flusso in modalità diversa. Un videogiocatore in multiplayer avrà richieste diverse rispetto a un'automobile connessa oppure un robot industriale. La 5G consentirà di "confezionare" e veicolare in tempo reale ogni servizio sfruttando con efficienza massima lo spazio frequenza a disposizione.

"I primi terminali mobili non saranno solo 5G ma anche 4G perché avranno bisogno della rete esistente. Per coprire l'intero territorio in 5G ci vorranno centinaia di migliaia di small cell", ha spiegato Giovanni Ferigo, Direttore Technology di TIM. "Anche il 3G continuerà a essere impiegato ma per fornire servizi di base".

5G per la connettività residenziale?

La 5G sostituirà le linee residenziali? Secondo Ferigo la risposta è no, poiché il raggio di copertura è ridotto e soprattutto vi sono alternative più adeguate. Una città come Torino è composta da circa 300 macrositi e ognuno di questi richiederà tra le 30 e le 50 small cell. Le prime 100 saranno installate entro la fine dell'anno nelle zone del centro. Inoltre non si può dismenticare che come la 4G, la 5G ha bisogno di reti in fibra a monte. Insomma, non è per le aree in digital divide.

Giovanni Ferigo, Direttore Technology di TIM
Giovanni Ferigo, Direttore Technology di TIM

Le aree bianche a fallimento di mercato vedranno l'impiego, come già annunciato da TIM, di un misto tra fiber-to-the-cabinet e fixed wireless basato su LTE. "Tecnicamente il nostro fixed wireless è pronto, ormai è solo una questione di strategia commerciale", ha sottolineato Ferigo. "In pratica come il 4G+ con la carrier aggregation si sfruttano tutte le frequenze mobili a disposizione, compresa la banda L, per fornire connettività. La clientela userà speciali modem wireless capaci di intercettare il segnale. In laboratorio siamo riusciti a raggiungere i 210 Mbps in download e 30 Mbps in upload".

In sintesi, la novità dei prossimi mesi per le zone non raggiunte da servizi banda larga adeguati, sarà il fixed wireless ad alte prestazioni. Analogamente a quanto già fanno operatori come ad esempio Linkem ed Eolo.

Per altro oggi TIM ha mostrato in un live test con 4G+ spinto alla velocità di 700 Mbps in download e 75 Mbps in upload. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione con Qualcomm ed Ericsson, che si trasformerà in servizio per il pubblico nei prossimi mesi nelle principali città.

Sperimentazione 5G, Italia all'avanguardia

TIM ha scelto Torino per la sperimentazione della 5G non solo per la presenza del suo centro d'innovazione e sviluppo Open Lab, ma anche perché sono già state attivate sinergie con il Politecnico, il Comune, SMAT (Società Metropolitana Acque Torino) e aziende del calibro di Comau. Il potenziale per la robotica, l'auto, la PA e le utility è enorme.

Sala controllo droni

Sala controllo droni

Presso l'Open Lab TIM ha mostrato gli scenari di applicazione di domani. Dal controllo remoto di robot, dove l'intelligenza artificiale è residente su cloud, alla realtà virtuale, fino al live streaming video tramite drone.

Leggi anche: Sperimentazione 5G a Milano, Prato, L'Aquila, Bari e Matera

Per altro il Governo ha indetto un bando per sperimentare la 5G a Milano Prato, Venezia, l'Aquila e Matera a cui parteciperanno tutti gli operatori, TIM compresa. Le candidature potranno essere effettuate entro maggio; a luglio saranno decretati i vincitori; da gennaio 2018 i servizi dovranno essere attivi.

Drone con live streaming video 5G

Drone con live streaming video 5G

"Stiamo tracciando il percorso verso la tecnologia 5G, una sfida che fa leva sul nostro asset più importante: la rete. TIM conferma l'impegno nelle attività di ricerca e sviluppo ultrabroadband di nuova generazione partecipando attivamente alla definizione degli standard del 5G, aprendo laboratori all'avanguardia come ad esempio il mmWave dedicato allo studio delle onde millimetriche e lo IoT Open Lab per accelerare lo sviluppo delle applicazioni Internet of Things e sviluppando nuovi modelli di business in partnership con i principali player tecnologici", ha spiegato il Direttore Technology di TIM.