TIM a gamba tesa su Enel, venderà luce e gas di Edison?

TIM secondo indiscrezioni potrebbe decidere di vendere contratti di luce e gas di Edison Energia. Allo stesso tempo potrebbe cambiare fornitore e "tradire" Enel.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

E la luce fu. TIM ha acceso la lampadina. Si è messa in testa l'idea di vendere contratti di luce e gas. Stando a quanto racconta Aldo Fontanarosa su La Repubblica, oggi durante il consiglio di amministrazione di Telecom Italia, si parlerà dell'eventualità di un accordo commerciale con un fornitore di energia.

La candidata più credibile è Edison, secondo operatore elettrico d'Italia che vanta un milione 200 mila clienti tra aziende e famiglie. Sì, proprio quell'Edison che ha alle spalle EDF (Électricité de France). E ci vuole poco a immaginare i buoni rapporti che intercorrano con l'azionista di maggioranza, la parigina Vivendi.

edison
La lampadina di Edison

Ora, è bene sgombrare il campo dai fraintendimenti, TIM vorrebbe semplicemente siglare un accordo commerciale che consenta la "condivisione di utili". In pratica, vendere contratti sfruttando i suoi 5000 negozi, siti, call center, social, etc. Niente di particolarmente rivoluzionario, poiché in fondo Edison vanta già partner come Euronics, Genialloyd, VolaGratis, Philips, etc.

In questo caso però è evidente l'invasione di campo ai danni di Enel, che com'è risaputo si appresta a entrare nel mercato della fibra, con un progetto di condivisione delle infrastrutture. Non meno importante il fatto che TIM starebbe pensando di cambiare fornitore di energia e quindi "tradire" Enel – a cui paga annualmente una bolletta da circa 400 milioni di euro. L'obiettivo sarebbe di risparmiare circa il 10%.

edi

Infine, sempre Fontanarosa, sostiene che TIM da diverse settimane stia incontrando le aziende municipali elettriche. La partita in questo caso riguarderebbe la connettività dei contatori elettrici digitali e non la fornitura di servizi Internet agli utenti. Enel ha sempre ribadito che la sua operazione è legata alla sostituzione dei contatori. Approfittare quindi di questo avvicendamento per implementare servizi avanzati di monitoraggio e controllo dei consumi e condividere i cavidotti per la posa della fibra.

Nelle aree però dove operano le municipalizzate – si pensi ad esempio a Roma – Enel è fuori dai giochi. TIM sembrerebbe proporre a queste ultime di affidarsi a lei per la connettività dei nuovi contatori. Se accettassero un accordo con Enel potrebbero rischiare di fornire dati preziosi al concorrente.