Tim Berners-Lee: che sia la Rai a promuovere Internet

Il padre del Web Tim Berners-Lee risponde alle domande di Riccardo Luna, e suggerisce di usare la televisione italiana per convincere i nostri concittadini a usare Internet per migliorare la propria vita e sostenere la crescita economica.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Tim Berners-Lee è in Italia, dove avvierà una collaborazione con TIM e prenderà parte a un dibattito sull'Agenda Digitale. Considerato da molti "il padre del Web", Berners-Lee ha rilasciato un'intervista a Repubblica. Dall'incontro con Riccardo Luna emerge qualche consiglio per il nostro paese.

Tra le domande poste da Riccardo Luna, infatti, ce ne sono alcune che riguardano in particolare l'Italia.

"Un paese come il vostro, con tanta cultura, con tanta bellezza, non merita di stare così indietro. È uno spreco incredibile. Credo che sia importante far passare il messaggio che il digitale non sono migliora la vita, la rende più facile e divertente, ma contribuisce in modo determinante alla crescita economica. Vi rende più ricchi".

Insomma in altre parole non abbiamo ancora capito la vera potenzialità di Internet. Può senz'altro servire a guardare video di gattini e seguire da vicino le nostre celebrità preferite; ma anche, soprattutto, a sostenere una crescita economica che l'Italia farebbe molto bene.

Sir Tim Berners Lee
Sir Tim Berners-Lee (Wikipedia)

Passaggio fondamentale per fare il salto di qualità, e portare online quei 23 milioni di italiani che ancora non ci sono. Ma come convincerli, come spiegare loro che Internet può fare molto per migliorare le loro vita. La risposta di Berners-Lee è semplice e diretta, come si addice a chi sa bene di cosa sta parlando:

"Credo che usare la televisione pubblica sia l'unica strada. Come ha fatto la BBC nel Regno Unito, serve la tv per contribuire al cambio di paradigma culturale necessario ad abbracciare consapevolmente il digitale. Le persone che guidano la Rai lo hanno capito che hanno un obbligo civile di svolgere questa missione?".

Certo, quando si parla di Rai molti pensano a un dinosauro burocratico, un colosso statale e statalizzato, il cui scopo è fagocitare fondi pubblici e produrre programmi di scarsa qualità. Ma la Rai di cui parla Berners-Lee è quella che produce tanti prodotti validissimi, dai documentari agli approfondimenti di attualità, e quella che ha dato un contributo fondamentale alla crescita del nostro paese. Senza andare troppo lontani, basti ricordare il ruolo della televisione nella diffusione dell'italiano come lingua nazionale.

Il suggerimento di Berners-Lee in altre parole è sensato, ma di certo, come ricorda lui stesso, i dirigenti Rai dovrebbero prima di tutto comprendere che ci sarebbe un obbligo civile a cui adempiere.

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Dopodiché il giornalista incalza ricordando che venerdì sarà approvato il nostro FOIA (Freedom of Information Act), quella legge che obbliga stato e amministrazioni locali a rendere pubbliche le informazioni su richiesta dei cittadini. A tal riguardo Berner-Lee afferma che può essere una buona cosa, ma non è detto:

"Dipende. Può esserlo. Gli Stati Uniti hanno un Foia molto efficace, il Regno Unito lo sta indebolendo. Dovete fare un Foia vero, con poche scuse per negare i dati ai cittadini".

Piena approvazione invece per il Bill of Rights di Internet, che non è una legge vera e propria, ma comunque "serve a stabilire un insieme di principi sulla vita digitale. Ma poi è fondamentale che il governo li metta in pratica".