TIM PRIME go per dimenticare il pasticcio di TIM PRIME

TIM sta per fare una nuova sorpresa ai suoi clienti, attivando automaticamente dal prossimo 15 giugno TIM PRIME go, un servizio a pagamento che si applicherà a tutte le tariffe ricaricabili di base al costo di 49 centesimi di euro a settimana.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Dopo la sospensione di TIM Prime per evitare l'azione dell'AGCM, TIM ha deciso di procedere con una correzione di rotta. A partire dal prossimo 15 giugno infatti l'azienda ha annunciato che introdurrà TIM PRIME go, un nuovo servizio che sarà applicato automaticamente a tutti gli utenti con un piano tariffario base ricaricabile.

Il servizio avrà un costo di 49 centesimi a settimana, che si aggiungeranno a quelli del piano tariffario base ed offrirà la possibilità di richiedere alcuni vantaggi, come sconti settimanali sui biglietti per il cinema (2x1), visione gratuita dei contenuti premium dell’App Serie A TIM, possibilità di indicare un numero preferito verso il quale si potranno effettuare chiamate e inviare SMS senza limiti e premi in chiamate ed SMS per ogni ricarica effettuata.

Per verificare se il proprio piano tariffario rientra tra quelli coinvolti da TIM Prime Go si può chiamare il 409162 oppure accedere alla sezione My TIM Mobile.

prime go PNG

Chi non dovesse gradire il nuovo servizio ha dinanzi a sé due scelte: può passare a uno dei piani tariffari che non fanno parte di PRIME go oppure può chiedere la rescissione del contratto, sempre senza alcun costo aggiuntivo.

Nel primo caso sarà sufficiente chiamare il 409162 o recarsi sulla pagina ufficiale, dove sarà attivata un'apposita sezione. Nel secondo invece bisognerà richiamare il 409162 entro la data riportata nell'SMS ricevuto dopo la prima telefonata, e seguire le istruzioni della voce guida. In alternativa sarà possibile anche compilare l’apposito modulo o inviare un SMS al 119 con testo "CESSAZIONE SIM" o ancora chiamare il 119 o infine semplicemente passare ad altro operatore.

L'iniziativa segue di poche settimane il primo tentativo nella stessa direzione effettuato da Telecom Italia con TIM PRIME e sospeso a causa dell'intervento dell'AGCM, l'autorità garante della concorrenza e del mercato. Quest'ultima infatti aveva rilevato una presunta violazione dell'articolo 65 del Codice del Consumo che vieta attivare servizi con la pratica dell'opt-out, ovvero senza esplicito consenso.

Ora Telecom Italia sta di fatto riproponendo lo stesso servizio con gli stessi costi, ricorrendo a una riformulazione formale dei termini. TIM PRIME go infatti non viene presentato come un servizio aggiuntivo ma come un vero e proprio piano tariffario. In questo modo non si tratta più di un servizio aggiuntivo ma di una vera rimodulazione del tutto legittima che coinvolge alcuni piani precedenti.