Tipi di marchio

Creare un'impresa in Italia vuole dire inventarsi un marchio. Ecco quali regole bisogna seguire ancora prima di cominciare a progettare il proprio marchio. Un simbolo che deve identificare in modo univoco un'azienda o un prodotto, ma anche trasmettere un'idea e un'emozione.

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a cura di Tom's Hardware

Tipi di marchio

Il marchio da registrare può essere denominativo, figurativo, complesso, tridimensionale, di colore, di posizionamento, sonoro, olfattivo, futuribile, può essere rappresentato da una mascotte o da uno slogan. Quelli denominativi, a titolo esemplificativo, possono essere costituiti da numeri, pensiamo al 46 di Valentino Rossi o al 4711 della storica acqua di colonia o al 500 della piccola della casa automobilistica torinese; da lettere come FIAT, IKEA; ma anche da nomi propri di persone reali o immaginarie Giorgio Armani, Ferrari, Guinness, Häagen Dazs; nomi storici o mitologici Caesar, Napoleon, Aiax, Nike, Clio; nomi comuni quale Vespa; nomi geografici come Superga, Mont Blanc, Philadelphia e persino parole senza alcun significato.

Vespa 5

Come pocanzi detto anche i colori possono essere un marchio, pensiamo al rosso Ferrari, o al viola della cioccolata Milka e così anche i suoni; non solo brani musicali, ma anche l'urlo di Tarzan o il ruggito del leone della Metro Goldwyn Mayer. La fantasia quindi può, anzi deve spaziare nell'ideazione di un marchio però nel rispetto di tutte le considerazioni svolte sino ad ora.

Scegliere il marchio che rappresenterà un'impresa non è solo questione di marketing o design, è anzi uno dei primi atti che determinerà la futura forza dell'avventura economica che si intraprende affacciandosi sul mondo del mercato.

Nei prossimi articoli approfondiremo il perché e il come registrare un marchio.