Titan, il supercomputer più potente al mondo da 20 petaflop

Nvidia ha presentato ufficialmente Titan. Si tratta di un supercomputer dotato di ben 18688 nodi, ognuno dei quali vede un processore AMD Opteron abbinato a una scheda Nvidia Tesla. Le prestazioni di punta raggiungono 20 petaflop.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Nvidia ha presentato Titan, il supercomputer più potente del mondo, il cui cuore pulsante sono le GPU Kepler prodotte proprio da Nvidia, e abbinate a processori AMD Opteron. Si tratta di un sistema Cray che troverà la sua collocazione presso l'Oak Ridge National Leadership Computing Facility (OLCF, Tennessee), come evoluzione del Jaguar, che è già uno dei supercomputer più potenti al mondo.  

La fase di aggiornamento è terminata e il Titan è già operativo. I tecnici hanno effettivamente sostituito gran parte del sistema, quindi di fatto è forse meglio parlare di sostituzione più che di "upgrade" come indica Nvidia, ma è più che altro un capriccio semantico.

Titan

I 20 armadi del Titan invece assorbono un massimo 7,3 megawatt circa. Tanta energia serve per alimentare 18688 nodi XK7 (il Jaguar usa gli XK6), ognuno dei quali composto da un processore AMD Opteron a sei core e una scheda Nvidia Tesla K20, basata sul core GK110.  

Rispetto al Jaguar il numero di nodi resta lo stesso, ma aumenta la memoria disponibile per ognuno di loro (da 16 a 32+6 GB), il numero di core Opteron (da 224.256 a 299.008), la memoria di sistema (da 300 a 710 TB).

Il Titan avrà una potenza massima teorica pari a 20 petaflop, quasi il triplo di ciò che può fare oggi Jaguar, cioè 7,3 petaflop. "È quanto si otterrebbe se ognuna dei sette miliardi di persone al mondo fosse in grado di eseguire e milioni di calcolo al secondo", si legge in una nota spedita da Nvidia. Il 90% di queste stratosferiche prestazioni, spiega Nvidia, si deve direttamente alle schede Tesla - anche se naturalmente la CPU è ancora determinante per un gran numero di operazioni nelle quali le GPU sarebbero più lente.

Ciò nonostante assorbirà la stessa quantità di energia, proprio grazie al lavoro svolto da Nvidia con le GPU Kepler. In confronto, se il Titan usasse la stessa tecnologia di Jaguar arriverebbe a consumare circa 60 megawatt, sufficienti per alimentare una cittadina di medie dimensioni.

###old1920###old

Durante la presentazione un rappresentante di Nvidia ci ha tenuto a sottolineare il ruolo determinante dei videogiochi nella nascita di un sistema incredibile come questo: senza i profitti derivati dal mondo dei giochi, Nvidia non avrebbe potuto sviluppare né l'hardware né il software necessari a creare un gigante come il Titan.

Il Titan in ogni caso non servirà per i videogiochi, anche se magari qualcuno potrebbe sentirsi tentato. Sarà usato per la ricerca scientifica, e nello specifico per eseguire simulazioni che, quanto alla quantità di calcoli richiesta, polverizzano anche il più impegnativo dei benchmark grafici e dei videogiochi.  

In particolare presso il laboratorio statunitense si lavora su nuovi materiali, su cambiamenti climatici, biocarburanti, astrofisica, motori a combustione ed energia nucleare. Per ognuno di questi campi le simulazioni di Titan permetteranno di dirigere gli investimenti con più precisione, di prevenire disastri naturali e limitarne le conseguenze, prevedere come cambia la qualità dell'aria. Altrettanto importante la ricerca di carburanti che possano sostituire i derivati del petrolio.

"Il nuovo sistema sarà in grado di simulare da uno a cinque anni di attività ogni giorno, rispetto ai tre mesi al giorno che poteva gestire Jaguar", spiega un responsabile scientifico del progetto.