Tomorrow Project: la tecnologia del futuro secondo Intel

Tomorrow Project è una finestra sul futuro. Intel ci ha parlato e mostrato le tecnologie che renderanno la nostra vita più semplice.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

"Il progresso della scienza e della tecnologia ha raggiunto un punto dove quello che possiamo costruire è limitato solo dai limiti della nostra immaginazione". Queste sono le parole pronunciate da Justin Ratter, Intel CTO, che esemplificano perfettamente quello che nasconde il "Tomorrow Project" di Intel, una finestra sulla tecnologia del futuro.

Film o libri di fantascienza sono la base perfetta per descrivere il 2020 o gli anni successivi, allo stesso modo in cui oggi siamo di fronte al futuro descritto nelle opere di dieci, o più, anni fa. Citiamo come esempio un film che tutti avranno visto, Minority Report, dove Tom Cruise muoveva elementi su uno schermo trasparente interagendo direttamente con le mani. Tale tecnologia, anche se meno scenografica, oggi esiste e fra qualche anno sarà probabilmente alla portata di tutti.

IDF 2012

In un evento pre-IDF (Intel Developer Forum), Brian David Johnson, un "futurista" di Intel, ha moderato una discussione con ospiti Madeline Ashby e Karl Schroeder, autori di fantascienza, Kathleen Maher, vice-presidente di Jon Peddie Reasearch, Rob Enderle, analista dell'Enderle Group, Margie Morris, psicologa e ricercatrice agli Intel Labs e Doug Carmen, direttore degli Intel Labs.

L'incontro è stato principalmente un susseguirsi di visioni del futuro, di come s'immagina una compenetrazione della tecnologia nella vita, e negli oggetti, di tutti i giorni. Il raggiungimento di una dimensione infinitesimale dei processi produttivi permetterà di creare, ma anche d'integrare, la tecnologia negli oggetti più disparati, permettendo un'interconnessione a livelli mai visti in precedenza.

Tecnologia in grado di reagire, di compiere scelte per noi, con l'unico scopo di migliorare e semplificare la vita. Addentrandosi in alcune discussioni si potrebbero addirittura trovare dei limiti etici, e nonostante non si sia toccato a fondo l'argomento, crediamo che prima o poi nascerà qualche discussione a riguardo, imperniata sul dove dovrebbe finire il ruolo della macchina, per lasciare spazio all'arbitrio umano. Per chi fosse interessato, nel video qui sotto vi riproponiamo tutto l'evento in lingua originale.

Più interessanti sono invece i prossimi video, in cui mostriamo tre applicazioni di come la futura tecnologia semplificherà quelle che oggi sono ancora azioni complesse, o un lungo insieme di singoli interventi. In questo primo video mostriamo la demo di quello che Intel battezza "Hassle Free Meeting", un sistema che permette di pianificare riunioni in maniera molto semplice, grazie alle informazioni in possesso del programma. Se il software può sapere dove ci troviamo e che strumenti usiamo, pianificare una riunione sarà solo questione di scegliere i partecipanti. Il sistema si occuperà poi di contattare le persone e di regolare le comunicazioni (audio, dati, etc), in base alle disponibilità dei singoli utenti. Di seguito il video. Ci scusiamo per l'audio, purtroppo la sala era molto rumorosa.

In questa seconda demo ci concentriamo invece sul modo in cui è possibile incrociare i dati sociali, più precisamente il "dove vi trovate" e "con chi siete". È possibile infatti determinare non solo i comportamenti del singolo, ma anche quelli di un gruppo, per tarare le risposte da parte dei computer in maniera tale che considerino la comunità e tutti gli aspetti che la contraddistingue. Se lo scopo è quindi quello di suggerire dei posti da visitare, per esempio, la scelta sarà più accurata quando la macchina conoscerà anche le abitudini e i gusti dei singoli elementi che compongono un gruppo sociale.

In questa terza demo viene mostrato, similmente alla prima, un sistema per facilitare la comunicazione intrapersonale. Se i dispositivi sono interconnessi e possono identificare dove ci troviamo e quello che stiamo facendo, saranno in grado di gestire le comunicazioni in maniera più efficiente. Se per esempio volete mandare un SMS a un vostro collega, e il sistema saprà che il destinatario è davanti al computer, potrà decidere di visualizzare il vostro messaggio direttamente sullo schermo del PC. Allo stesso modo sarà possibile controllare molte altre situazioni, l'importante sarà permettere al sistema di conoscere il maggior numero di informazioni sul vostro stato.

La questione sembra quindi ridotta principalmente alla quantità di dati di cui è possibile disporre, tutto il resto, parafrasando la frase di Justin Ratter, è solo questione di fantasia.