Top trend delle tecnologie 2014: il corpo come password

Ericsson ConsumerLab stila la classifica delle 10 delle tendenze cosumer più importanti per il 2014.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Sensori ovunque e l'uso del proprio corpo come password spiccano nella Top 10 delle tendenze cosumer più importanti per il 2014 stilata dagli Ericsson ConsumerLab. Le nuove tendenze dei consumatori sono state estrapolate dai dati delle ricerche globali che hanno coinvolto oltre 100.000 persone in più di 40 paesi, in merito ai comportamenti e al modo in cui utilizzano prodotti e servizi ICT.

Michael Björn, Head of Research presso ConsumerLab, ha spiegato che "la tendenza più importante è la domanda sempre crescente di applicazioni e servizi in tutti settori industriali e sociali - che hanno il potere di cambiare radicalmente la vita di tutti i giorni".

Il corpo diventerà la nostra password

Non a caso "cresce tra i consumatori la consapevolezza che le app possono migliorare sensibilmente la nostra vita quotidiana: più di un Italiano su due scarica almeno una nuova applicazione a settimana" spiega Nunzio Mirtillo, Amministratore Delegato di Ericsson in Italia e Presidente della Regione Mediterranea.

Al secondo posto c'è l'uso del proprio corpo come password. I siti ormai richiedono password sempre più lunghe con un mix di numeri, lettere e simboli, quasi impossibili da ricordare. Questo sta portando a un progressivo interesse per le soluzioni biometriche come alternativa. Ad esempio, la ricerca ha scoperto che il 52% degli utenti smartphone desidera utilizzare le proprie impronte digitali al posto delle password e il 48% è interessato a utilizzare il riconoscimento oculare per sbloccare il loro schermo. Il 74% ritiene che gli smartphone biometrici diventeranno un fenomeno di massa nel corso del 2014.

Terzo posto per il benessere fai-da-tech. La pressione arteriosa, i battiti e i passi sono solo alcuni esempi di cosa possiamo misurare attraverso i dispositivi mobili. Occorre solamente aprire un'app per iniziare a monitorare le attività e conoscere meglio il proprio organismo. Un totale del 40% degli utenti di smartphone desidera che il suo device registri tutte le attività fisiche svolte e il 56% vorrebbe monitorare la propria pressione sanguigna e il battito tramite un anello.

Preoccupazioni per la privacy

Internet ovunque è al quarto posto, per questo la pessima qualità del segnale in metropolitana è fra le lamentele più diffuse. Quinta piazza per il digital divide. L'accesso a Internet su scala globale è ancora inadeguato e distribuito in modo diseguale, dando luogo a quello che viene definito digital divide. L'arrivo di smartphone più economici permetterà ai consumatori l'accesso ai servizi Internet senza la necessità di acquistare dispositivi costosi. Il 51% dei consumatori globali considera il proprio telefono cellulare l'oggetto tecnologico più importante - e per molti sta diventando il dispositivo principale da cui accedere a Internet.

Al sesto posto troviamo le preoccupazioni legate alla Rete. I rischi associati all'essere connesso stanno diventando sempre più evidenti. Il 56% degli utenti Internet ogni giorno è preoccupato per le questioni legate alla privacy. Tuttavia, solo il 4% afferma ha effettivamente ridotto l'uso di Internet. I consumatori cercano di ridurre al minimo il rischio con maggiore cautela nella condivisione di informazioni.

Settima posizione per il Video on command. Secondo Ericsson il 38% degli intervistati afferma di guardare video suggeriti da amici almeno diverse volte alla settimana. I nostri amici hanno quasi lo stesso grande impatto anche sulle abitudini riguardanti la scelta dei blog da leggere e la musica da ascoltare.

App sempre più al servizio della salute

All'ottavo posto c'è l'interesse per bit e byte. Il 48% dei consumatori utilizza applicazioni per capire meglio il consumo dei propri dati. Mentre il 41% vuole conoscere solo la quantità di dati che utilizza, il 33% vuole assicurarsi che siano fatturati correttamente e il 31% non vuole superare il tetto massimo previsto dal proprio operatore. La ricerca ha anche rivelato che il 37% dei possessori di smartphone usa regolarmente applicazioni per testare la velocità della loro connessione.

Nona posizione per i sensori nei luoghi quotidiani. Dal momento che i servizi Internet interattivi sono ormai all'ordine del giorno, i consumatori si aspettano che anche l'ambiente fisico sia sempre più reattivo. Circa il 60% dei possessori di smartphone crede che i sensori saranno utilizzati per qualsiasi attività entro la fine del 2016, dalla sanità e trasporti pubblici, alle automobili, alle case e ai nostri posti di lavoro.

Ultimo trend per il 2014 rilevato da Ericsson è la fruizione dello stesso contenuto tramite diversi dispositivi. Per esempio si comincerà a visualizzare un contenuto da casa, lo si metterà in pausa per poi proseguire durante gli spostamenti o una volta arrivati a destinazione, passando magari dalla Smart TV allo smartphone e al tablet.