I troll sono coloro che sputano sentenze, insultano e si fanno beffe degli altri su Internet. Leoni dietro una tastiera e spesso agnellini nella vita reale. L'unico modo per batterli è ignorarli, ma che succede se si va a prenderli a casa? È questa la domanda che si è posto il programma investigativo BBC Panorama, che ha affrontato il tema del cyberbullismo.
L'emittente ha pubblicato uno spezzone online (purtroppo la puntata non è visibile dall'Italia) che ha riscosso molto interesse su diversi blog. La BBC è andata a caccia di troll e ne ha trovato uno (tale Nimrod Severen, nella vita vera Darren Burton) per confrontarsi con lui sui messaggi pubblicati online.
Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood!
L'uomo diffondeva post razzisti e altri commenti offensivi su una pagina Facebook creata in memoria di persone di colore decedute. Quando la BBC si è avvicinata all'uomo (un omone, se vogliamo dirla tutta) per chiedergli conto del suo comportamento, dapprima è apparso smarrito e intimorito, poi ha cercato di difendersi dicendo che aveva diritto alla sua opinione, ricordando al reporter che Facebook è una piazza aperta. L'uomo non si è nemmeno detto preoccupato per le conseguenze delle sue azioni (il reporter della BBC sottolinea che ci sono persone sono andate in prigione per meno), facendosi beffe di questa possibilità .
La sua reazione è interessante, considerando che la maggior parte delle persone pensa che i troll si comportino in questo modo a causa dell'anonimato che offre la rete. A quanto pare però non è sempre così. Inoltre bisogna notare come l'uomo non ritenga assolutamente che un'azione sul Web porti a conseguenze reali. E allora perché non si è messo a insultare tutti per strada? Paura, eh?
Al di fuori del caso specifico ed eventuali conseguenze legali nel Regno Unito, l'occasione è utile per ricordare che la legislazione italiana dice che la responsabilità per la pubblicazione di eventuali contenuti diffamatori viene imputata direttamente a chi scrive il contenuto. Abbiamo anche trattato il tema della diffamazione online.
Dal nostro punto di vista, tralasciando l'indegno e inqualificabile comportamento tenuto dall'uomo nel caso specifico, rimane una buona regola di comportamento sul Web come nella vita: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Poi ognuno è responsabile delle proprie azioni e comportamenti, ma certamente non ci si può nascondere dietro a frasi come "il Web è libero". Libero sì, ma entro i limiti della convivenza civile. Voi come vi comportate quando avete a che fare con un troll? Lo battete con l'astuzia, cedete alle provocazioni o semplicemente prendete spunto dal film "Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood!"?