Trump vuole privatizzare la ISS, cosa ci farebbe Musk?

Secondo un documento NASA in possesso del Washington Post il Presidente Trump vorrebbe interrompere il supporto federale diretto alla ISS dopo il 2024 e procedere con la privatizzazione.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Trump vuole privatizzare la ISS, o meglio la parte della Stazione Spaziale la cui gestione è a carico degli Stati Uniti. La questione è dibattuta da tempo: come noto a suo tempo fu fissato per il 2024 il termine della missione internazionale sulla ISS.

La Russia aveva già messo le mani avanti dichiarando di non voler investire ulteriori fondi, l'amministrazione Obama valutava l'opportunità di proseguire da sola. Evidentemente Trump non concorda, e citando una relazione della NASA il Washington Post spiega che la parte di Stazione Spaziale in gestione agli Stati Uniti potrebbe essere "privatizzata", ossia messa nelle condizioni tali per cui "un'azienda privata [ne] erediti oneri e capacità gestionali".

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Per dire la verità non è la prima volta che salta fuori un'idea del genere: ad agosto 2016 si parlava già dell'eventualità di vendere la ISS ad aziende private. L'idea era stata dell'allora vice amministratore associato della NASA per lo sviluppo di sistemi di esplorazione, Bill Hill, che aveva buttato lì l'idea di "consegnare la Stazione Spaziale a un ente commerciale o qualche azienda, in modo che l'attività di ricerca nella bassa orbita terrestre possa continuare".

Forse è da qui che ha preso l'idea il tycoon: risparmiare soldi ma beneficiare lo stesso delle attività di ricerca affidando il laboratorio orbitante ai privati. Non fa una piega: già in campagna elettorale Trump aveva parlato di "ampliare i partenariati pubblico-privato per massimizzare la quantità di investimenti e i finanziamenti disponibili per lo sviluppo e l'esplorazione dello Spazio". E aveva anche messo in chiaro che l'attività della NASA "dovrebbe essere focalizzata principalmente sulle attività nello Spazio profondo [...]. L'esplorazione umana dell'intero Sistema Solare dovrebbe essere l'obiettivo della NASA entro la fine di questo secolo".

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In quest'ottica la ISS che c'azzecca? Beh, per dire la verità molto, visto che gli astronauti conducono quotidianamente ricerche che servono per capire come gestire al meglio lunghi periodi di permanenza nello Spazio e per analizzare le conseguenze che questo ha sul fisico umano. Ma forse Trump vuole vedere decollare un razzo verso Marte e basta, senza i "fastidi" accessori. O forse il principio stesso per il quale esiste la ISS - la Scienza e l'esplorazione umana, non i profitti - lo infastidisce.

Sta di fatto che nel recente documento NASA si legge che "la decisione di porre fine al supporto federale diretto per la ISS nel 2025 non implica che la piattaforma stessa sarà deorbitata in quel momento - è possibile che l'industria possa continuare a gestire determinati elementi o funzionalità dell'ISS come parte di una futura piattaforma commerciale. La NASA espanderà le partnership internazionali e commerciali nei prossimi sette anni al fine di garantire un continuo accesso umano e la presenza in orbita bassa della Terra ".

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La base orbitante per Marte allo studio da parte di Lockheed Martin

Che succederà quindi? È troppo presto per dirlo, il Governo statunitense farà in tempo a cambiare idea altre mille volte prima che si festeggi il capodanno 2025, e gli oppositori al progetto di privatizzazione sono tanti.

Sono però altrettanti a chiedersi chi vorrebbe (o meglio potrebbe) acquistare la Stazione Spaziale. Possiamo mettere fra le ipotetiche candidate Boeing, che è stata coinvolta fin dal 1995, e che gestisce la Stazione per la NASA. Ma non sono da dimenticare colossi come Orbital ATK, Lockheed Martin che è impegnata nel progetto di una base orbitante per Marte e che ha in costruzione la navicella spaziale Orion.

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Già che ci siamo perché non mettere tra le papabili anche SpaceX, che fra razzi, navicelle spaziali e colonie marziane ha progetti che vanno ben oltre il 2025. Poi si sa mai che a Musk possa fare comodo un parcheggio spaziale per le sue Tesla!


Tom's Consiglia

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