Twitter, attacco globale senza precedenti

Decine di profili Twitter in tutto il mondo sono stati hackerati, mostrando lo stesso messaggio in turco e una svastica. Ancora nessuna rivendicazione.

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a cura di Alessandro Crea

Stamattina Twitter è stato vittima di un gravissimo attacco hacker su larga scala, in cui è stato preso il controllo di decine di profili in tutto il mondo. Tra le vittime illustri anche gli account del Parlamento Europeo, di UNICEF USA, BBC Nord America, del pugile Floyd Mayweather, di Amnesty International, Forbes, Italo - la società di treni italiana - e il Ministero della Sanità britannico.

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Su tutti è apparso lo stesso messaggio, un post scritto in turco e corredato da una svastica, gli hashtag #Nazialmanya e #Nazihollanda e il link a un video YouTube in cui sono montati diversi spezzoni del discorso tenuto dal Capo di stato turco Erdogan nel 2009 durante il Forum Economico Mondiale di Davos. Nel testo infine si fa anche riferimento al 16 aprile, data in cui si terrà appunto in Turchia il referendum costituzionale per decidere se aumentare ulteriormente i poteri del presidente.

Molti account hanno cancellato il messaggio dopo pochi minuti, mentre su altri account il tweet è ancora visibile. Poco chiare anche le cause. Sembrerebbe che l'attacco, che nessuno ha ancora rivendicato ufficialmente, sia stato condotto sfruttando una falla di sicurezza dell'app di terze parti Twitter Counter, come ammesso dalla stessa azienda olandese, che si occupa di statistiche e altri servizi analitici sul sito cinguettante.

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L'attacco si va ad inserire in un quadro politico e diplomatico già complesso, delineatosi tra Turchia, Olanda e Germania all'indomani del rifiuto di entrambe le nazioni europee di concedere ad Erdogan il permesso di condurre comizi politici sul proprio suolo, con l'evidente intento di convincere i turchi residenti all'estero a votare a favore della riforma costituzionale. In risposta Erdogan ha vietato all'ambasciatore olandese di rientrare su suolo turco e vietato ai voli diplomatici provenienti dall'Olanda di attraversare lo spazio aereo turco.