Uber: auto con autista e Wi-Fi gratuito a bordo

Uber ha avviato il test dei servizi Wi-Fi 3G gratuiti di bordo.

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a cura di Dario D'Elia

Uber, il servizio che consente di prenotare via smartphone una corsa su auto di lusso, rilancia con il Wi-Fi gratuito a bordo. Sono balzati all'onore delle cronache nazionali per aver pestato i piedi alla lobby dei taxisti, quella che quando si parla di liberalizzazione delle licenze sono in grado di bloccare una città da un momento all'altro - come è successo a Roma tempo fa.

"Siamo stati ostacolati in tutti i modi però adesso la situazione si è normalizzata. Anche perché stanno nascendo servizi analoghi al nostro sebbene non in competizione diretta. Servizi in genere di smart mobility che rispondono alle esigenze dei cittadini", ha confermato Elena Lavezzi, community manager di Uber, a Tom's Hardware.

Uber

Oggi è tornata la quiete, sia perché il servizio di Uber è effettivamente diverso rispetto a quello dei taxi, sia perché in fondo non c'erano neanche appigli legali per bloccare il nuovo che avanza. Dato che di fatto Uber collabora con autisti regolari con licenza NCC (noleggio con conducente).

Uber oggi a Milano e Roma dispone di un parco auto di fascia alta con autisti privati in giacca e cravatta che coprono costantemente l'area metropolitana. Basta un tocco sullo smartphone per lo localizzare il più vicino, stimare il prezzo della corsa, procedere con la prenotazione e infine ricevere l'addebito sulla propria carta di credito una volta giunti a destinazione.

Router Wi-Fi 3G social

L'ultima novità è il servizio Wi-Fi 3G gratuito a bordo, che consente di loggarsi direttamente tramite account Google o Facebook. Si sale in auto, si attiva il Wi-Fi e ci si connette a Internet in pochi secondi. La presentazione ufficiale è avvenuta durante Techcrunch Italy.

Già, perché la novità tecnologica del router Wi-Fi 3G auto-configurante con accesso social è il frutto del lavoro di WiMAN, una piccola start-up che nasce in Puglia. Ne parleremo presto su Tom's Hardware. E non solo perché il Wi-Fi 3G sulle auto è ancora in fase sperimentazione, ma perché la loro è un'altra storia di giovani talenti italiani.